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Amianto e Marina militare: a Torino dodici indagati per 223 morti

Creato il 28 agosto 2011 da Gaetano61

Come mi segnala Lorenzo Lorusso, coordinatore regionale per il Friuli-Venezia Giulia dell'Osservatorio Nazionale Amianto, un'indagine del pm torinese Raffaele Guariniello (nella foto), da sempre in prima linea sul fronte delle inchieste giudiziarie in materia ambientale, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di dodici alti ufficiali della Marina Militare per la morte di 223 marinai dovuta, questa l'ipotesi, all'esposizione alla fibra d'amianto respirata sulle navi. I reati contestati sono quelli di "disastro colposo" e di "omissione dolosa di cautele antinfortunistiche". Sempre sull'argomento amianto, segnalo un articolo apparso sul quotidiano Terra del 26 agosto, dal titolo "Morire di amianto tra burocrazia e ingiustizia". Il suo autore, Giorgio Mottola, riprende i termini generali delle morti per amianto nel nostro paese. In particolare: 
1) le novemila persone morte tra il 1993 e il 2004 per mesotelioma, il tumore dell'apparato respiratorio collegato in modo diretto all'inalazione della fibra d'amianto (dati del Registro nazionale dei tumori); 2) l'esposizione all'amianto dovuta, nel 70% dei casi, a motivi di natura professionale;3) il dato, fornito dall'Inail, sulla presenza nel nostro paese di 32 milioni di tonnellate di amianto e quello dei  50 mila gli edifici (fonte: Legambiente) che attenderebbero di essere bonficati.   
Sul fronte delle indagini giudiziarie, l'articolo di Mottola mette in evidenza come l'approvazione del disegno di legge sul cosiddetto "processo lungo"  (votato dal Senato e in attesa del via libera della Camera) rischi di far andare in fumo (per usare le parole dello stesso dr. Guariniello) il processo che vede a Torino l'Eternit sul banco degli imputati (tremila morti e seimila persone costituitesi parte civile).  

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