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Amianto nelle caserme: i ritardi e le omissioni della Guardia di Finanza

Creato il 13 ottobre 2014 da Gaetano61
Amianto nelle caserme: i ritardi e le omissioni della Guardia di Finanza
COMUNICATO STAMPA
Oggetto:interrogazione parlamentare dell’On.le Alessio Villarosariguardante le centinaia di caserme della Guardia di Finanza che hanno avuto, o che tutt’ora hanno, una massiccia presenza di amianto/eternit.
Il Movimento dei Finanzieri Democratici nel ringraziare pubblicamente l’On.le Alessio Villarosa, del Movimento 5 Stelle, per la puntuale e dettagliata interrogazione parlamentare presentata per fare chiarezza sulla massiccia presenza di amianto nelle caserme della Guardia di Finanza, stigmatizza il comportamento tenuto fino ad oggi dai vertici della Guardia di Finanza, i quali si sono sottratti a tutte le richieste provenienti dalla nostra associazione. Per molti anni abbiamo denunciato, mediante articoli di stampa, comunicati e lettere, nonché interviste concesse persino al TG2, una situazione insostenibile, senza per questo essere mai ascoltati da chi dirige il Corpo, che ha frapposto alle nostre invocazioni di aiuto per il personale della Guardia di Finanza solo sterili silenzi.
Quali Finanzieri Democratici, ma anche quali comuni cittadini, siamo sconcertati, indignati e scandalizzati per quanto è avvenuto recentemente a Fasano (Br), ma soprattutto per il numero elevato di personale del Corpo finito nei Registri Regionali degli Esposti all’amianto e per quelli ancora più sfortunati finiti nei Registri dei Mesoteliomi.
Se di fronte a certificate esposizioni (da parte delle Aziende Sanitarie) all’amianto i Comandi del Corpo hanno reagito non rilasciando neppure il curriculum lavorativo ed evitando la nostra offerta di collaborazione, oggi non possiamo che biasimare quanti hanno minimizzato il problema, relegandolo al mediocre intento di ottenere solo dei benefici economico-pensionistici.
I Finanzieri Democraticinon hanno mai chiesto denaro ma che venga fatta piena luce sulle bonifiche che sono state effettuate con enormi ritardi rispetto alla legge nr. 257/1992, ritardi che, forse, hanno compromesso la vita di chi ha prolungato la sua esposizione professionale nelle caserme, sugli elicotteri o in taluni luoghi di servizio. Questo aspetto, però, lo lasciamo ai medici legali che hanno studiato e stanno studiando il caso, noi non entriamo nel merito, ma diciamo solo che l’insigne anatomopatologo, il Prof. Claudio Bianchi di Monfalcone(Go), ha previsto un picco massimo per le malattie asbesto correlate tra il 2018 ed il 2020. Questo vuol dire una cosa sola: che ora è necessario fare in fretta e fare anche bene, ma soprattutto sanzionare chi fino ad oggi ha commesso l’errore gravissimo di minimizzare e di sottovalutare il problema. Questo compito, a nostro avviso, non compete più ai militari ma alla politica ed in particolare al Ministro delle Finanze, il quale deve trovare il coraggio di fare chiarezza anche quando in una vicenda è coinvolta una piccola parte di una istituzione.
Noi Finanzieri Democratici eravamo al corrente della drammatica situazione creatasi negli ambienti militari, ma ora, con la risposta data dal Ministro all’On.le Villarosa, abbiamo anche la conferma che quanto abbiamo sempre affermato non solo corrisponde a pura verità, ma che i tempi per rimediare al problema sono davvero ristretti.
Lorenzo Lorussopresidente nazionale dei Finanzieri Democratici
Per info: 347-5471026
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Per consultare il testo dell'interrogazione parlamentare del deputato Villarosa e la risposta del Ministero dell'Economia, cliccare qui.
Sulla questione, inoltre, si può cliccare qui per leggere un articolo di Luca Teolato pubblicato il 10 ottobre sul sito de Il Fatto Quotidiano. 
Gaetano Toro

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