Magazine Diario personale

Amiche de li Sogni

Da Tmartino @pointlessmuse
L'esistenza di un legame tra sogno e stregoneria è documentata in tanti modi: lo stabiliscono apertamente imputati inconsapevoli, cioè che non intendono così discolparsi; si indovina in certi racconti, come quelli di Orsola la Strumechera e della Tessadrella; vive quel legame nel linguaggio dei contemporanei, come dice l'appellativo di "donnaiole amiche de li sogni" dato ad alcune streghe arse "a gran splendore"* il 4 agosto 1507 a Orago e Lomazzo (Brianza), o l'espressione "andare in strioz" (ire strigatum) usata in molte regioni di Italia per dire "andare al sabba" e che significa anche "perdersi in sogno" **
*LUIGI FUMI, L'Inquisizione Romana e lo Stato di Milano, in "Archivio Storico Lombardo", 1910,1, pg 122.
**Cfr. CARLO GINZBURG, I Benandanti, Einaudi, Torino, 1966, pg 112.
Lo sapevano -lo sappiamo!- che la stregheria si radicava in qualche modo nel sogno, nella fantasia. E certi interrogatori somigliano ad un incerto andare tra due mondi che il tribunale vuole spartire ma non sa bene né come né a che punto, perché si rischia di vedere sparire l'oggetto stesso.***
***LUISA MURARO, La Signora del Gioco, La Tartaruga Ed., 2006, pg 184
Quello che vuole essere questo luogo virtuale, un "incerto andare tra due mondi", incerto non perché insicuro ma perché delicato e leggero, come piede di fata, perché non si vuol rischiare di perdere di vista l'"oggetto" della ricerca che è la sopravvivenza popolare e popolana della Vecchia Religione, dell'Antico Culto o forse solo della Poiesis perduta.
Per farlo ci si muove con grazia e segretezza poiché non tutti potrebbero comprendere e, come gli antichi inquisitori, "aver difficoltà a comprendere un'esperienza che non si lascia capire da chi contrappone il sogno, come illusione, alla realtà".
Su di noi, come su di loro, pesa il senso di realtà che hanno certe confessioni, il non comprenderlo spaventa e lo spavento porta a distruggere ciò che non si comprende piuttosto che tentare di avvicinarvisi con rispetto ed umiltà.
Così questi scritti, queste citazioni, non hanno pretese di comprensione generale da parte della massa ma restano appunti di un viaggio onirico, di un ire strigatum appunto, per le "Amiche de li sogni", un andare discontinuo e discordante, ma che -come la Via per il Via-andante- resta pur sempre una e sola.

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