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Amiche per…le trecce!

Creato il 25 aprile 2012 da Cenerentola @cenerellasingle

Amiche per…le trecce!

Senza gli uomini si può vivere. Certo, ci si sentirà un po’ “insoddisfatte”, ma ce la si può fare.

Ma senza le amiche??? Senza le amiche no, non si può vivere.

Perché al tuo ragazzo dici tutto, però c’è sempre quella cosina che magari…la dico prima alla mia migliore amica, poi sentiamo che dice lei, e se lei dice che è il caso di dirlo anche a lui allora gliela dico

;)

L’amicizia però,  è diversa in ogni fase della nostra vita.

Alla scuola elementare ad esempio, si consuma quello che è l’amicizia OSSESSIVA. Le due amiche si comportano emulando lo stesso trattamento che un po’ di anni dopo riserveranno al proprio ragazzo, ovvero: tu sei mio. Mia, in questo caso.

Alle elementari puoi avere una sola migliore amica: solo lei può venire a casa tua, devi dire le cose solo a lei, devi farti fare le treccine solo da lei. E se parli con un’altra…lei è legittimata a strapparti le trecce.

Ma la cosa ben più grave è che lei, per fartela pagare, ti farà  quel gesto che tutte noi, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto o ricevuto. Un gesto umiliante, pieno di odio e rancore:

IL POLLICE VERSO

Amiche per…le trecce!

Non per niente il simbolo è preso dalla Roma antica, quando il popolo, con il pollice abbassato, dichiarava di voler condannare a morte un gladiatore.

Tu, che ti chiami Lisa o con qualsiasi altro nome, ormai, senza le trecce (che lei ti ha ferocemente strappato), la stessa non sei più. E allora tanto vale risponderle a tono, visto che alla fine tu non hai mica fatto nulla.

In questo preciso istante impari 2 nuove parole. La prima è: STRONZA.

La seconda è: EX. Lei, da oggi in poi, sarà la tua ex. La tua ex migliore amica!

E impari che a volte, le amiche sono stronze perché ti tradiscono. Impari che a volte devi litigarci un bel po’ prima di capirle. Impari, insomma, che a volte l’amicizia è solo un compromesso per non rimanere sole, altre volte quasi una forma d’amore verso una persona a cui vuoi tanto, tanto bene.

Alle medie tu e la tua migliore amica (che ovviamente non è più la stronza delle elementari), avete un rapporto ancora ossessivo, ma pian piano imparate ad allargare il giro. La ragione ha un nome preciso: genere maschile. Nel gruppo, fondamentalmente, avete bisogno di una “tiramaschi”, quella cioé che i maschietti guardano di più. Così si forma un trio, o un quartetto, che spettegola, parla a bassa voce, sfotte quelle dell’altro gruppetto, comincia a sperimentare le parolacce.

Poi, arrivata alle superiori, la tendenza si inverte. Se prima volevi un’amica sola e femmina, adesso vuoi un gruppo di minimo 50 persone ambosessi che si muovano con te ad ogni passo come fossero lo strascico di un abito da sposa di Kleinfeld. Alle superiori devi avere una “compagnia”, altrimenti, se esci solo con un paio di amiche, sei una sfigata.

Che esci giusto con un paio di amiche lo dici solo alla mamma, per essere credibile quando le dici che ti sveglierai con loro la mattina dopo, mentre invece ti sveglierai con un lui

;)

Così lei si immagina un pigiama party con risveglio stile immagine sotto. Tu invece, buongustaia, ti immagini tutta n’altra cosa!!!!!!!!!!

Amiche per…le trecce!

Solitamente all’interno della “compagnia” delle superiori molti si tirano ancora le treccine (sì, anche i maschi), ma tra tutti voi c’è una sorta di matrimonio celebrato con rito civile che vi impone di stare insieme finché morte non vi separi.

A separare, però, è sufficiente il corso della vita. Da chi viene bocciato, cambia classe, e quindi amici, a chi si fidanza e fa la fine di Casper, a chi ha litigato così furiosamente che non può più uscire perché è senza capelli

;)

Pian piano però, verso la fine della scuola superiore, la tendenza si inverte nuovamente.

Ora sei grande, hai cose importanti da dire. Devi confidarti con chi ti fidi. Ed è allora che il cerchio si restringe.

Che fai? Dici le cose al capellone della compagnia con cui c’hai parlato una volta sola e pure da sbronza? Eh no!

Probabilmente, ritornerai dalla stronza delle elementari, che forse ti voleva bene veramente.

O magari ti capita che una sera, dopo 5 ore di discoteca, la ragazza della compagnia con cui non hai mai parlato perchè aveva i capelli un po’ grassi ti dice: “Togliti i tacchi di cristallo, ti presto i miei Ugg”. E quindi capisci che una che ti fa passare il mal di piedi… è anche una di cui poterti fidare veramente.

Amiche per…le trecce!

Così, se da una sei passata a 50 persone, tra le 50 quella cosa importante la dici a 3 , massimo 5  persone.

E ti rendi conto che sono loro quelle a cui vuoi bene. Quelle di cui mai e poi mai saresti invidiosa. E se trovano la lampada di Aladino, o il principe azzurro prima di te sei stra-felice per loro. Quelle che se il suo ex ha fatto lo stronzo impari la boxe perché “no guarda ti giuro se non lo ammazzi tu lo faccio io”.

Quelle, per intenderci, a cui mai e poi mai, faresti il pollice in giù.



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