Seconda puntata del serale di “Amici” e cambio della guardia per un giudice; alla sobrietà, pacatezza e sostanziali tatto e bonomia di Renato Zero, presente la settimana scorsa, sono subentrati l’aggressività, i modi “diretti”, privi di censure, che non fanno sconti a nessuno e la ruvidezza di una delle nostre “rocker” più anticonformiste, controverse e ingovernabili, Loredana Bertè. L’intervista appena rilasciata al settimanale “Nuovo” dalla cantante ha il valore di una “dichiarazione d’intenti” sul suo ruolo, infatti, spiegando come si sarebbe comportata nel giudicare i giovani in gara, ha detto semplicemente “Sarò una serial killer” e il motivo di tanta spietatezza, ha proseguito, si deve alla tendenza che hanno i giovani a lamentarsi e non faticare il dovuto, in particolare, Emma, dovrebbe, a suo avviso “torchiarli un po’ di più”, mentre trova Elisa “Molto brava … fa fare parecchia teoria ai ragazzi”, comunque, in generale, la maggior parte di loro avrebbe bisogno di un energico scossone e non si rendono nemmeno conto, a dir suo, della grande opportunità che si offre loro con la partecipazione al capostipite di tutti i nostri “talent” e a questo proposito ha rievocato, per contrapposizione, i suoi esordi durissimi, fra mille difficoltà, come per tanti artisti della sua generazione e le tante porte che le sono state sbattute in faccia, esperienze, si deduce, di “crescita”, salutari e necessarie.
Il primo assaggio dell’inflessibilità della giudice si è avuto proprio nel secondo appuntamento con “Amici”, quando Loredana ha “demolito” il cantante della squadra dei Bianchi,
Briga, pupillo di Emma, da lei fin troppo osannato e protagonista con la stessa “coach” di accesi video- alterchi conditi con abbondante turpiloquio, queste le parole della “veterana del rock”, dopo la sua prima esibizione “
Devi meritare il tuo banco, credi di essere un rapper ma non lo sei. Non sei 2PAC e Notorious BIG. Devi applicarti di più o cambi mestiere …” e ha proseguito con le critiche, Briga, con le sue usuali strafottenza e sbruffoneria, c’è da aggiungere, alquanto irrispettosamente, visto che si rivolgeva a una persona di 64 anni, con più di 40 di carriera alle spalle, ha replicato “Non la sto più ascoltando”, la
Bertè non gliele ha mandate a dire anche in seguito, quando lui ha sottoposto alla giuria il suo singolo “
Non è un poeta, fa le cantilene, sembra che ci stia onorando della sua presenza. ‘Sei di mattina’ non è una canzone di spessore … Sembri un figlio di papà capitato qui per caso” e ha aggiunto (dandogli dell’impreparato) “
Leggiti i poeti maledetti e la –beat generation-“. Ce n’era abbastanza da far demoralizzare personaggi più “smaliziati” e “provati a tutto”, ma
Briga niente, impermeabile, anche perché in suo soccorso sono insorte all’istante file di ragazzine indiavolate che agitavano striscioni e palloncini bianchi, il cui labiale rivelava inequivocabilmente espressioni dichiaratamente sboccate all’indirizzo della Bertè, a cui sono seguite le proteste della “tutor”,
Emma, visibilmente contrariata “
Briga non è un rapper, è un artista”, della stessa
Maria De Filippi, perplessa “
Loredana, magari col tempo lo apprezzerai”, di
Paolo Bonolis e persino, non si comprende perché si sia immischiata, della capitana dell’altra squadra,
Elisa “
Briga è un poeta, non un rapper in senso proprio, ma neanche Jovanotti all’inizio era tale ….”, prese di posizione non condivisibili e forse diseducative perchè vanno a dare manforte agli atteggiamenti tracotanti di un ragazzo la cui Preferibile forse l’intransigenza, che però colpiva, anche ingiustificatamente, invariabilmente qualcuno in particolare, rispetto ad altri, adottata nelle edizioni di “Amici” di qualche anno fa?si deve indubbiamente dare atto alla Bertè che l’eccesso di “buonismo” finisce per rendere rammolliti gli spiriti e far riposare sugli allori, ma più di tutto servirebbe equità e comunque, come sempre, “la virtù sta nel mezzo”.
[by Fede]