amici da difendere

Creato il 06 agosto 2011 da Silvie

Tra le attività del piccolo Inuit, dormire è da sempre quella che ricopre la maggior parte della sua giornata: dieci-undici ore di notte, e tre ore secche di pomeriggio. In tempi di mare dove la mattina ci si scatena fino alle due tra acqua, secchielli, castelli e tavole da surf di daddy, il pomeriggio è una specie di catalessi.

Oggi però qualcosa è successo. Durante il suo mummificamento pomeridiano l’Inuit si è agitato e ha stabilito un contatto tra il mondo dei sogni e quello del reale. Era molto preoccupato, qualcosa stava succedendo nei suoi sogni, qualcuno doveva essere in pericolo, ha preso ad agitarsi, a rigirarsi nella culla, a strofinare i piedini, ad aggrapparsi al suo fidato orso,  a muovere la testa da una parte e dall’altra, come a voler negare l’incombente timore. Poi finalmente si è lasciato andare e ha urlato: “CHARLIE AND LOLA, CHARLIE AND LOLA”.

E si è riacquietato.

Che per fortuna il pericolo imminente doveva essere passato e i suoi eroi amici compagni erano stati messi in salvo.

Fiuuuu. Che pomeriggio avventuroso.

Altro che ossessione.

Ha detto il Santuomo, “Non è che gli stiamo facendo del male?”


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