L'avevo già scritto
qui. Ken Parker fa nascere amicizie, o comunque rapporti molto stretti. Perché? Perché i lettori di Ken Parker condividono i valori del personaggio. Quanti di noi hanno considerato Lungo Fucile quasi fosse una persona in carne e ossa, un compagno di viaggio, un nostro amico? E quanti hanno sofferto per averlo visto in catene nel carcere della Florida? Risposta: ogni vero lettore di Ken. C'è quasi una sorta di fratellanza che ci unisce. E penso sia stata questa la spinta che ha indotto l'amico (solo virtuale per il momento)
Luigi, a prepararmi una serie di immagini da usare come sfondo per il titolo del mio blog. Per lui che fa il grafico di professione è stato sicuramente semplice, ma io ho apprezzato molto il suo gesto (anche perché son negato in quanto a grafica, perfino per queste cose così elementari). Quindi lo ringrazio. Userò ciclicamente tutte e 5 le immagini che mi ha confezionato cominciando con questo bellissimo acquerello di
Ivo Milazzo, che ci mostra un Ken in una situazione piuttosto difficile, ma bello combattivo, con il suo Kentucky in primo piano. Son sicuro che piacerà anche agli altri amici di Ken:
Marco,
Chemako delle stelle e
Emiliano (che è mio amico in carne ossa anche senza l'intervento di Lungo Fucile...).
PS: a proposito di Ken,
qui, su
Lo Spazio Bianco, trovate un'interessante intervista ad
Alessandro Bilotta, l'autore di
Valter Buio, la miniserie a fumetti della
Star Comics appena conclusasi, avente come protagonista uno
psicanalista di fantasmi. Alla domanda se il modello ispiratore fosse stato
Dylan Dog, come si sarebbe potuto intuire dato il tema e
il fatto che Bilotta ne è anche sceneggiatore, la risposta a sorpresa è stata:
".... il mio riferimento principale per scrivere Valter Buio è stato Ken Parker..."
E non basta: anche alla domanda successiva, Bilotta risponde affermando che lui, come
Berardi, partecipa sentitamente delle vicende del proprio personaggio, smentendo un po' l'intervistatore che invece sottolineava un distacco di Berardi verso Ken compiuto attraverso il filtro dell'ironia (fatto che francamente non condivido: in Ken c'è molta ironia certo, ma non vedo mica così forte il "
compiaciuto disincanto" di Berardi verso Lungo Fucile, al punto da prevalere sull'attaccamento.... anzi!).
Ma guarda un po' dove vai a pescare lo zampino del nostro Ken... in uno psicanalista di
fantasmi...anche lui nostro amico a questo punto...