Amico
Prendo in prestito
l’inchiostro
dal buio della notte
per scrivere di te,
amico mio.
Foglio mi sia
una porzione di luna
larga della larghezza
del tuo maschio
cuore.
E’ di notte
che, parlando,
si causa meno dolore,
nel silenzio
intorno.
Risuona solo
il rumore
leggero
del mio stomaco
accartocciato…
Non è di te
che scrivo alfine
ma del tuo essere te
in relazione a me
ed a me sola.
Le stelle
hai fatto spegnere
con le tue parole,
di durezza colme
di tristezza pregne…
Ed io non ho la forza
né tampoco la voglia
di spiegare nulla,
lascio l’inchiostro
e piego il foglio di luna.
Luna, se vuoi, spiegagli tu il modo e il mondo.
Luisa Lastilla (2010)
Luisa Lastilla, nata a Bari nel 1958, insegna lingua italiana a studenti stranieri, traduce e corregge bozze. Fotografa dall’adolescenza i luoghi dei suoi viaggi e dei suoi lunghi soggiorni, lontano dall’Italia. Da qualche anno è “apprendista stregona” in pittura e scrittura. Nel 2010 ha realizzato la mostra di pittura Tandem, esponendo insieme a suo figlio Mario. Ha pubblicato la sua prima raccolta di versi, dal titolo Melodie, insieme a Costanza Bondi (Futura Editore di Perugia nel 2012) . In prosa, le sono stati pubblicati alcuni racconti brevi tra i quali due, inseriti nell’antologia Tracce ( Bertoni editore 2012) ed altri sul web. Pratica il tai chi e procede lungo la via dei fiori, studiando gli ikebana della scuola Sogetsu.