Amina, giovane studentessa tunisina di 19 anni, posta una foto a seno scoperto per i diritti delle donne. Inutile dire che immediatamente si è acceso un intenso dibattito in Tunisia e negli altri paesi arabi.
I parenti si dissociano ed una zia si posta un video su YouTube in cui spiega: “Amina non rappresenta né il suo Paese né le donne tunisine. Spero che paghi presto per le sue azioni“. Il predicatore Adel Almi si è scagliato duramente contro la donna, chiedendo che venga frustata e lapidata, e che venga subito messa in quarantena per evitare che possa “contagiare” con le sue idee altre persone.
Ma Amina non ha paua ed intervistata da Ettounsiya Tv con determinazione afferma:
“Scoprii dell’esistenza di Femen lo scorso luglio e mi piacque il messaggio di cambiamento radicale che trasmetteva.
Se avessi postato una foto di me in t-shirt non avrei suscitato nessuna reazione, invece io voglio che il messaggio sia chiaro: il corpo è mio e non appartiene a nessun altro, né a mio padre, né a mio marito, né a mio fratello”