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Il microchip e l'italia

Da Marta Saponaro

IL MICROCHIP E L'ITALIA
Da quando, tempo fa, ho scoperto e iniziato a seguire la vicenda del microchip mi sono chiesta in che modo farci digerire la pillola in Italia. Come potevano i bravi , in senso manzoniano, del governo farci passare questo nuovo metodo di controllo? Eccolo qui il primo e guarda caso chi lo pubblicizza? 
La paura della morte, il fatto di non sentirci connessi e non sapere il perché della nostra venuta su questo pianeta è la chiave con la quale da sempre l'umanità è stata sottomessa. Oggi siamo tutti incatenati con catene invisibili ma potenti dobbiamo spezzarle se vogliamo riappropriarci della nostra vera essenza che va al di là di tutto quello che viene divulgato ed insegnato. Il fatto di spronare a compiere un cammino di risveglio è dentro al fatto che tutti noi siamo persone umane appartenenti a questo grandioso giardino universale e se iniziamo a seguire il famoso proclamo "conosci te stesso" e pian piano abbandoniamo questa nave che è solo una grande gabbia allora questi messaggi di persone che, come me, credono che il genere umano non deve assolutamente scendere a patti con un sistema che ogni giorno è impegnato per distruggerlo avranno presa e termineranno perché significherà che ci siamo finalmente riappropriati della nostra esistenza. Mi auguro di cuore che sempre più persone si sentano spinte ad informarsi e a percorrere questa strada di risveglio. Informatevi ed informate perché ogni momento che staremo fermi sarà un passo avanti per il sistema che lavora senza sosta per ingabbiare l'umanità. Non voglio essere un'allarmista ma tra scie chimiche, OGM, microchip, vaccinazioni, malattie create ad hoc, fame, contaminazioni di acqua e alimenti con pesticidi mi sembra che non si stia lavorando per aiutare l'umanità anche se viene spacciato differentemente dai vari mass media. Pensateci. Intanto a casa nostra la Rai uno emittente di Stato ecco come inizia a proporre l'uso del microchip.
Da sapereèundovere:
Nessuno mette in dubbio che la tecnologia possa avere applicazioni positive per l’uomo e la salute. Ma non siamo così ingenui da non vedere ciò che ci circonda: ogni scoperta scientifica è stata finanziata e/o utilizzata dai soliti ignoti per trarne profitto a discapito del benessere dell’umanità.
Da anni la propaganda sta spingendo la massa a credere nei possibili benefici di un microchip sottocutaneo da impiantare a tutti i cittadini. Ora è venuto il turno dei tumori. Dopo decenni di studi e miliardi di finanziamenti, ecco l’imprevedibile “soluzione”

Da tempo si discute sui danni che possono causare i cellulari, dalle radio frequenze ai campi elettromagnetici. Ma è importante notare la potenza delle parti che compongono tutti i nostri cellulari, che portiamo ogni giorno con noi. Guardando il video capirete di cosa stiamo parlando. Recentemente, un utente di Youtube Fabio Gomes ha caricato un video sconvolgente, in cui con un coltello cerca di perforare la batteria al litio di un cellulare. Il litio e l’ossigeno se vengono a contatto possono sviluppare quello che vedete nel video. E’ Sconvolgente sapere che portiamo questi dispositivi ogni giorno con noi e quasi nessuno sa questo su di loro. Non mi sarei mai aspettato che da un foro potesse avvenire una reazione chimica così potente.

Come vedete di cose pericolose in tasca già ne abbiamo parecchie ma questo microchip cosa può fare?
Ad esempio:
Durante la Guerra del Vietnam, (1960-1975) ci si servì del “microchip Rambo” per stimolare una sovrapproduzione di adrenalina. Stimolando le normali funzioni dell’organismo umano, si riusciva a non far dormire, ad abbassare il livello di paura, ma anche il contrario. Si può costringere ad uccidere per poi far dimenticare tutto. Sui detenuti usati come cavie, tanto a Gotheborg in Svezia che a Vienna in Austria, sono state trovate evidenti lesioni cerebrali e si è constatata una ridotta circolazione sanguigna e una mancanza di ossigeno nei lobi temporali frontali destri dove gli impianti cerebrali sono usualmente operativi. chip2I microchip si servono di una batteria al litio, molto delicata, che funziona attraverso gli sbalzi di temperatura, per questo la si metteva nella mano destra o sulla fronte, ora la inserisce anche nel braccio destro. La batteria al litio è molto delicata e in caso di rottura il rischio sarebbe la morte, quindi può risultare preoccupante in caso di rimozione. Forse è stato proprio questo a fornire ai suoi creatori l’idea di un nuovo microchip in grado di uccidere, ultimamente proposto alla cancelliera Angela Merker, (facilmente applicabile su un terrorista o detenuto che tenta la fuga). A quanto sappiamo però la Germania si è rifiutata di accettare un compromesso che suona come una pena di morte, ma… qualcuno potrebbe avere meno scrupoli.
NON ACCETTATE PER NESSUN MOTIVO, DAVANTI A NESSUN BISOGNO
E SOTTO NESSUNA MINACCIA IL MICROCHIP SOTTOCUTANEO, NELLA MANO O IN FRONTE.
Inserendo come chiave di ricerca
 la parola “MICROCHIP” o “BIOCHIP” o semplicemente “CHIP” su un qualsiasi motore di ricerca,
appariranno svariati documenti che descrivono di questa aberrazione del mondo contemporaneo, dissimulata fra apparenti vantaggi. Ricordiamoci che l'uomo nasce senza artifici del genere.
Davanti all'inevitabile non si potrà dire... " IO... NON SAPEVO ! "

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