Da: La Repubblica.it
La beffa dei ricongiungimenti onerosi
l'Inps stanga chi ha cambiato lavoro
Quattrocentomila italiani hanno versato i contributi a soggetti diversi. Ed ora è scattata la trappola: per non perdere parte dell'assegno, queste persone sono sottoposte a un prelievo enorme. Per colpa di Tremonti
di VALENTINA CONTE
SCANDALO. Truffa. Furto legalizzato. Strozzinaggio di Stato. Abominio legislativo. Vessazione irrazionale È l'indignazione di cittadini esasperati che riversano rabbia e ansia nelle redazioni di tv e giornali. Tanti scrivono anche a Repubblica, per ricordare l'assurda storia delle "ricongiunzioni" dei contributi, gratuite dal 1958, diventate all'improvviso "onerose" nel luglio del 2010. Una storia nata con la legge 122 del governo Berlusconi-Tremonti.Ma che poi nessuno più è riuscito a correggere. L'ultimo tentativo è naufragato proprio in questi giorni, in Commissione Lavoro, dove si riscrive il ddl Stabilità. L'amarezza e la delusione intanto montano. Nell'estate di due anni fa, una "manina" inserì in extremis l'articolo 12 al decreto 78, la manovra estiva di Tremonti, poi diventata legge 122. La Ragioneria certificò: nessun onere. E la norma passò.
Lì si diceva che le ricongiunzioni verso l'Inps, fino ad allora senza oneri, avrebbero avuto un prezzo. Ovvero quello del riscatto della laurea, calcolato in base alla riserva matematica. Così, in modo retroattivo, dal primo luglio (la legge era del 30 luglio) a tutti coloro che hanno fatto domanda di pensione e che nella vita hanno cambiato lavoro una volta o più (e dunque pure ente di previdenza) è arrivata la lettera dell'Inps con i calcoli. Se vuoi far confluire i contributi versati, devi pagare. Come se avessi studiato per dieci, venti, trent'anni. Sì, ma quanto? Moltissimo, da 70
mila a 200, anche 300 mila euro. In un caso di una nostra lettrice, persino 600 mila euro (...)
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Chi ha votato per il governo Berlusconi e subisce questo danno può ora pentirsi e non votare mai più per questo partito.Ma quello che non si capisce è perché "... nessuno più è riuscito a correggere. L'ultimo tentativo è naufragato proprio in questi giorni, in Commissione Lavoro,..." Tutto si puo' fare se si vuole... Quando si tratta di cancellare diritti certi ed acquisiti dei cittadini i politici lo fanno, dunque?Allora è il governo di Monti che non riesce a correggere l'ingiustizia perpetrata dal governo Berlusconi?
Gli italiani, dunque, possono ancora scegliere: non votare più i partiti che appoggiano questa truffa ai danni dei cittadini.
Non è una semplificazione: è pragmatismo.
Non sanno per chi votare? Non ci vadano. Che si dia un segnale forte a questa politica di rapina e di rovina per i cittadini che mantengono sulle spalle questo Paese.
Inutile votare i parolai che di concreto non hanno fatto nulla, se non cavalcare ogni dissenso solo quando questo si è reso palese.
Grillo non dà alcuna garanzia, forse la danno i giovani che si sono messi sotto il simbolo del Movimento 5 Stelle, ma lui come persona dice troppe sciocchezze ed è pericoloso perché le dice con arroganza.
Rimangono gli uomini come Renzi e Bersani: il nuovo e il vecchio.
Sarei tentata di vedere cosa saprebbe fare Renzi... So, però, quello che ha fatto Bersani: ha tolto certe rapine bancarie inspiegabili salvando la gente da balzelli iniqui, ma ha appoggiato il governo Monti che non corregge quanto fatto da Tremonti...
C'è bisogno di gente capace ed onesta. Non è facile trovarla.
A chi deleghiamo il timone della nave Italia senza che finisca sugli scogli?


