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E' quest'anno finale tra due squadre che han fatto tutta la loro corsa di coppa internamente alla Euro Challenge arrivando sino in fondo. I parigini grazie al primo posto assoluto conquistato nelle fasi preliminari, che gli ha fatto evitare le calanti dalla Heineken Cup; al contrario i londinesi han dovuto farsi largo a spese di due ripescate Heineken, nel derby casalingo coi London Wasps e con Munster al Thomond Park, in una delle più belle prestazioni-sorpresa dell'anno. Lo Stade nelle fasi finali se l'è vista vittoriosamente con le due connazionali Montpellier e Clermont.
Entrambe le squadre arrivano da stagioni negative: troppo altalenante quella dei Quins, squadra dal potenziale molto alto, rivelato dalla semifinale vincente in Irlanda ma finita al settimo posto in campionato, fuori per un posto dalla Heineken Cup; assolutamente da dimenticare per lo Stade, 11' in campionato, il risultato peggiore di sempre.
Così per entrambe i club il trofeo rappresenta una importante consolazione, condita da qualcosa di ancora più importante a livello di visibilità e di entrate: un posto nella prossima edizione della Heineken Cup (i Quins a dir la verità hanno ancora un'altra opzione per raggiungerla, anche se fuori dal loro controllo: se i Saints vincessero la Heineken Cup nel weekend). Diciamo che le motivazioni non mancheranno a nessuna delle due.
Quanto ai protagonisti, una sola assenza di rilievo lato parigino:il tallonatore Dimitri Szarzewski non ce la fa, confermando una stagione ampiamente compromessa dagli infortuni, mentre il giovane Burban viene preferito ai più esperti Mauro Bergamasco, Rabadan e Leguizamon in terza linea. L'allenatore Michael Cheika, uno che in Europa ha già vinto (Heineken Cup 2009 con Leinster), schiererà i suoi come segue:
Stade Francais: 1 Rodrigo Roncero, 2 Remy Bonfils, 3 David Attoub, 4 Tom Palmer, 5 Pascal Papé, 6 Antoine Burban, 7 James Haskell, 8 Sergio Parisse (Cap), 9 Julien Dupuy, 10 Lionel Beauxis, 11 Dijbril Camara, 12 Guillaume Boussès, 13 Mathieu Bastareaud, 14 Julien Arias, 15 Martin Rodriguez Gurruchaga.
Remplaçants : Weber, Gerber, Joly ou Ledesma, Marchois ou Rabadan, Rabadan ou Bergamasco ou Leguizamon, Leguizamon ou Plisson, Oelschig, Phillips.
Gli Harlequins allenati da Conor O'Shea mantengono la formazione che sconfisse Munster, con un solo avvicendamento in panchina:
Harlequins: 15. Mike Brown, 14. Gonzalo Camacho, 13. George Lowe, 12. Jordan Turner-Hall, 11. Ugo Monye, 10. Nick Evans, 9. Danny Care; 1. Joe Marler, 2. Joe Gray, 3. James Johnston, 4. Ollie Kohn, 5. George Robson, 6. Maurie Fa'asavalu, 7. Chris Robshaw (c), 8. Nick Easter
Repl.: Matt Cairns, Ceri Jones, Mark Lambert, Pete Browne, Will Skinner, Dave Moore, Rory Clegg, Ross Chisholm
A veder le formazioni, si prospetta uno scontro molto fisico al centro con Lowe e Turner-Hall da una parte, Bousses e Bastareaud dall'altra, con ali potenzialmente molto performanti al confronto Camacho - Camara e Monye, tentato da una offerta del Racing ma rimasto a Londra, che si fa preferire al contrapposto Arias. La chiave dello scontro potrebbe stare in mediana: il livello sulla carta è altissimo, ai massimi continentali tra Dupuy-Beauxis e Care-Evans, dove all'apertura la classe un po' discontinua del prossimo tolosano si scontra con quella del neozelandese, francamente appannata nel tempo giocato contro Munster dove fu molto degnamente sostituito dal giovane Rory Clegg. Anche in terza linea siamo ai massimi livelli: Fa'asavalu-Robshaw-Easter contrapposti a Burban-Haskell-Parisse, mentre in seconda si fa preferire al coppia parigina Palmer-Papè su Kohn -Robson che comunque non daranno strada senza combattere. Punto di domanda in prima linea, dove lo Stade conta sull'esperienza del maestro Roncero e di Attoub, mentre i Quins si affidano alla forma spregiudicata dell' (ex) mohicano Joe Marler.
Una gara molto equilibrata sulla carta, tra due team incontratisi sei volte con quattro vittorie per i francesi ma le due ultime, nel 2009 nel girone di Heineken Cup, sono andate ai Quins (nella foto). I quali hanno in bacheca due titoli Euro Challenge (2001 e 2004) contro due finali Heineken (perse) dei parigini. I quali in più soffrono delle incertezze sul futuro che forse bacano i loro retropensieri.
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