Come ben sai il 90% delle aziende di design e arredamento più importanti in Italia, gravitano a 5-6 km da casa mia. Diciamo che andare al Salone è un po' come andare a messa nel paesino. Continui a salutare gente.
Ho fatto solo una foto per i miei pargoli che adorano la 500:
Niente altro.
Io e K. ci siamo persi tra i lunghi corridoi e una cosa ci è saltata all'occhio. Tronchi d'albero in ogni stand, nuovi prodotti in essenze naturali, finiture nature, vernici all'acqua, tavoli di cartone (!!!!) ingnifugo (????), sedie fatte con legno di recupero e poi piante piante piante.
Conosco i miei polli.
Il "naturale" è entrato d'onore nel business. Tira. Fa spendere. E' il vero filo rosso che lega questa enorme fiera dell'eccellenza italiana (non per tirare l'acqua al mio mulino, ma veramente solo noi sappiamo fare certe cose...).
E non potevo non notare questo contrasto tra il marketing e il substrato culturale che dovrebbe sottendere il ritorno all'essenziale e al naturale.
E' però d'altronde tristemente vero che solo il business in questo marcio mondo può qualcosa. E allora meglio questo che il barocco dorato che andava negli anni ottanta.
P.S.: A chi gravita intorno a Milano, vi segnalo il Fuori Salone. In particolare Cuorebosco. Uao!