Ammazzàre
Derivato di mazza, col prefisso a- ‘verso’.
Verbo transitivo.
1. Uccidere in modo violento: ammazzare qualcuno a bastonate.
Ammazzare qualcuno di botte: picchiarlo violentemente conciandolo molto male.
Ammazzare il tempo, la noia: far passare il tempo, dedicandosi a un’occupazione: ammmazzare il tempo leggendo.
Macellare: ammazzare un maiale, anche usato in modo assoluto: carne, no signore, perché l’avevano già finita e fino a sabato non ammazzano (Fucini).
(estensione) Provocare la morte, essere la causa della morte: la polmonite lo ha ammazzato.
2. Logorare, stremare: un lavoro che ammazza.
Deprimere, avvilire: il fanatismo ammazza lo sport.
3. In alcuni giochi di carte, giocare una carta che supera quella dell’avversario conquistando il punto, la presa o la mano.
4. (antico) Uccidere a colpi di mazza.
Una (parola) giapponese a Roma
Scud [skud]
Voce inglese (pronuncia [skad]). propriamente ‘muoversi, correre velocemente’.
Sostantivo maschile invariabile.
(militare) Missile balistico originariamente di produzione sovietica, la cui tecnologia è stata esportata in altri stati, principalmente del terzo mondo.
Cristina ci scrive relativamente ai problemi che avevamo per il fatto che l’arcolaio nelle fiabe potesse pungere le principesse, in particolare tale Aurora, anche detta la bella addormentata nel bosco. E ci parla anche del fuso.
— Aggiungo alla definizione di fuso quella geometrica:
Fuso (sferico): quella parte della superficie di una sfera delimitata da due semicerchi aventi lo stesso diametro (hai presente i fusi orari?).
Fuso (circolare): parte di piano delimitata da due archi di circonferenza (interni a un quadrato) di raggio uguale al lato del quadrato.
Quanto poi al fuso/arcolaio di Aurora, è stato uno dei dubbi fondamentali della mia infanzia (conoscevo l’arcolaio, almeno credevo di conoscerlo, ma non il fuso). Personalmente l’avevo risolto così: siccome nell’arcolaio di casa il castello era rimovibile ed infilato in un perno metallico piuttosto appuntito, Aurora si sarebbe potuta pungere su questo perno. In seguito ho scoperto che l’arcolaio (quello vero dei filatori, non quello che mia nonna usava per fare i gomitoli) ha un supporto per il fuso. —
Sedicesimo libro, secondo indizio
Oppure stiamo raccontando della sotria di un uomo che, oramai stanco della vita, e forse senza più aspettative, riscopre improvvisamente di avere ancora dei compiti alti e dignitosi a cui potere ancora attendere, in questo modo anche riscattando vecchi errori.