Un consiglio però, lo darei volentieri al Cavaliere: si guardi indietro e conti quanti giovani giornalisti, canuti commentatori, intellettuali, artisti, opinion makers lo hanno seguito dal momento della sua discesa in campo sino ad oggi (e fanno 17 anni). Se lo fa, si accorge che la sparuta pattuglia di mondo culturale e giornalistico che stava con lui già allora, non è cresciuta. Peggio, è diminuita, perché non pochi dei suoi supporters si sono stufati di essere ignorati – quando non penalizzati o marginalizzati nelle sue stesse aziende - e si sono ritirati nel loro guscio.
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