Prosegue il flusso di presentazioni alle candidature per le Amministrative 2012. Ieri 22 marzo ad esempio è stata la volta di Mara Scagni e di Ezio Sestini. Programmi, promesse, discussioni e dibatti pubblici, con almeno un comune denominatore nelle argomentazioni: la delicata situazione finanziaria in cui versa il Comune di Alessandria. Per Sestini, fondatore della nuova lista Alessandria Riformista, ha subito messo in chiaro la faccenda: “La prima cosa che faremo qualora ci venisse conferita l’amministrazione cittadina”, ha dichiarato, “sarà chiedere e fare chiarezza sul bilancio comunale. La situazione finanziaria è grave, ma qualcosa si può fare. Noi, da parte nostra, promettiamo solo ciò che poi potremo mantenere”. Al centro del dibattito tenutosi ieri al centro sportivo Borsalino, gli aspetti “quatidiani” della vita cittadina, come la sicurezza (con un occhio di riguardo per periiferie e sobborghi), interventi diretti sul territorio, cultura e ambiente. Presente in prima fila anche il consigliere regionale Riccardo Molinari, segon della vicinanza tra il movimento di Sestini e il Carroccio; anche se, ha precisato il candidato sindaco, il suo è un progetto “indipendente da qualsiasi altra forza politica”.
Per quanto riguarda Mara Scagni- che ha intenzionalmente scelto il 22 marzo, giorno dell’acqua, per presentare il proprio programma: “Ho scelto il 22 marzo perché è lagiornata internazionale dell’acqua e il referendum su questo tema mi ha visto molto impegnata; faremo un percorso di campagna elettorale itinerante su tutti i punti di sofferenza della città, partendo oggi dal ponte Cittadella, il cui abbattimento è stato l’esempio lampante della malapolitica alessandrina, e mi riferisco a tutti gli schieramenti”. (L’incontro si è infatti svolto sul lungofiume, presso la passeggiata Maddalena Sisto). “La situazione attuale è di grande straordinarietà e drammaticità”, ha anche lei ribadito riferendosi al caso dissesto, “per questo ho deciso di rimettermi in gioco, da piccolo Cincinnato, con grande umiltà”. Concludendo:” L’elettorato dovrebbe votare me perché se sceglie con la testa e con coscienza uò votare chi sa di poter guardare negli occhi. Se il cittadino vuole votare con la pancia può scegliere altri e io sono contenta così”.