Tramonto parigino
Parigi è un miscuglio di razze e culture, un melting pot di etnie e tradizioni, una torre di babele dove centinaia di linguaggi diversi vengono parlati da gente proveniente da ogni parte del mondo.
Parigi è resa unica da tutti gli stranieri che vi abitano e che un giorno probabilmente l’abbandoneranno.
Anch’io sono straniero, anch’io sono Parigi e anch’io prima o poi l’abbandonerò.
Per il momento ho la fortuna di viverci e approfitto fugacemente di quei momenti preziosi che mi fanno adorare questa città meravigliosa.
Amo Parigi quando…
Quando si sveglia alle prime luci dell’alba
Place de la Concorde si colora di arancione e il profumo di pane fresco e croissants invade le strade. I bateaux-mouches cominciano a solcare le acque della Senna e i venditori del mercato di Aligre decantano a squarciagola la freschezza della propria frutta e verdura
Quando un giapponese mi ferma per strada per chiedermi dove si trova il centro Pompidou o il Louvre
Mi fa sentire uno del posto, uno che conosce la città, uno che la ama profondamente
Quando accetto consapevolmente di perdermi tra le sue vie
E riscopro la città con gli occhi di un turista che la attraversa per la prima volta
Quando si svuota durante la prima metà del mese d’Agosto
E riprende la forma di una città normale, meno caotica e più tranquilla
Quando la abbandono per qualche tempo
Per sentire esplodere, dentro di me, la voglia prepotente di ritrovarla e riabbracciarla
Quando la pioggia mi sorprende mentre passeggio lungo la Senna
Le gocce d’acqua che cadono dal cielo aggiungono una dolce nota di malinconia ai passanti che percorrono con lo sguardo le acque miti della Senna e la tranquillità imperturbabile dei bouquinistes
Quando, passeggiando senza meta, scopro un giardino o una piazza che non conoscevo
Perle di rara bellezza si nascondono nel tessuto urbano della ville lumière e aspettano soltanto di essere scoperte dagli occhi avidi di passanti curiosi
Quando incontro qualcuno che conosco, per caso
Milioni di parigini e turisti si mescolano vorticosamente tutti i giorni tra le vie della capitale.
Incontrare un conoscente, per caso, è quasi impossibile. Quando capita è una festa per entrambi e l’anonimato cittadino lascia posto per un breve istante ad un’inattesa familiarità
Quando il sole tramonta sui giardini delle Tuileries
Tingendo di rosso fuoco i volti delle statue e baciando soavemente i turisti seduti attorno alle fontane
Quando osservo il lungo-Senna dalle finestre di un taxi notturno
Parigi conserva il suo fascino più conturbante per i vagabondi notturni che a piedi o in auto attraversano le sue avenues e i suoi boulevards.
La maestosità del Museo d’Orsay, la bellezza dell’isola Saint Louis e il mistero della Conciergerie assumono sfumature uniche di notte ed emanano una magia particolare
Quando la notte s’impossessa della città
E migliaia di comignoli rossi di terracotta illuminano il buio