Salve dottoressa. Sono un ragazzo di 20 anni, sono nato e vivo a Roma, dove studio, e sono omosessuale..lo metto come chiosa della descrizione, perchè, in effetti, mi descrive, ma non è di questo che le voglio parlare. Il tempo dell’inquietudine per la mia, diciamo così, natura, lo ritengo passato..ho imparato ad accettarmi, e ho, almeno provato, a far si che i miei genitori facessero altrettanto. Sembra ci sia riuscito, ma chissà perchè, ho sempre un po’ timore a dirlo. Come le dicevo, convivo bene con la mia natura, e devo questo all’incontro che ritengo essere stata la fortuna della mia vita : Gabriele Enea. Ci siamo scelti, proprio come succede nei libri più belli, ad una festa, e nonostante gli occhi azzurri, i capelli biondi, il bel sorriso e molte altre qualità mi abbiano subito affascinato, i primi mesi li ho passati tra incredulità e dubbi, per molti motivi. Gabriele è di sette anni più grande di me, la mia situazione era ancora poco defini! ta in famiglia, e sinceramente..stavo semplicemente prendendo il mio tempo per capire, capire se l’attrazione potesse essere qualcosa di più. Arrivò l’estate della maturità, due anni fa, e questo amore esplose..letteralmente! Vedevo all’epoca, e vedo ancora in lui una cura e una dolcezza che mai mi sarei aspettato di ricevere, anzi, ero convinto di essere destinato a non ricevere. Ho deciso di lasciarmi travolgere, e di viverlo tutti i giorni, finchè questo non è stato più possibile. Laureato brillantemente in medicina, Gabriele entra in una scuola di specializzazione a Fort Worth, in Texas..che per me si traduce in un oceano di distanza. La prima cosa che ricevetti dopo la notizia, fu l’invito ad andare con lui, ripetuto poi più volte in questi anni. Ma anch’io dottoressa, avevo appena superato i test d’ingresso a medicina, e il mio futuro si stava delineando…qui. Ma naturalmente lo lasciai andare, e non mi pento di averlo fatt! o, se lo merita, ed è stata la scelta più giusta, nel mio modo di vedere. Ho bagnato parecchi cuscini, e passato parecchie giornate senza avere la voglia nemmeno di uscire, ma credevo che con il passare del tempo, arrivasse l’abitudine, a vederlo tornare e poi a vederlo ripartire dopo un po’. Invece no. E’ sempre peggio. Io vivo per quei giorni che posso passare con lui, per poi piombare in uno stato in cui non mi riconosco..non ho voglia di uscire, studio a fatica, sono irritabile. Questo non sono io. Anche a lui, sta accadendo qualcosa di simile. Abbiamo passato assieme la Pasqua, e ho notato una dolcezza, e una malinconia che prima non c’era. Mi abbraccia spesso, mi cerca se non mi trova e ha pianto, in aeroporto. L’ho sempre visto piangere solo con il vento in faccia
RISPOSTA:
In tutta questa bellissima storia non capisco perchè non ti trasferisci e non prosegui gli studi in Texas.
Ilenia