25 maggio 2015 Lascia un commento
La perfezione voluta e’ ovviamente fisica, unico parametro ammissibile nella sua piccola testa di ragazzino traumatizzato dal padre che in punto di morte, sotto morfina, gli vaneggio’ di donne da possedere senza se senza ma. L’incontro con un trainer motivazionale gli cambiera’ letteralmente la vita e una volta ipnotizzato, vedra’ della gente solo il lato interiore, correndo pero’ il rischio di frequentare persone veramente brutte, come Gwyneth Paltrow, tanta bella dentro come grassa fuori.
Tra equivoci e fraintendimenti, sara’ amore vero.
Farrelly ancora in azione con uno dei loro film meglio riusciti e ancora una volta la diversita’, handicap o obesita’ come in questo caso. I fratelli proseguono nella missione educatrice all’andare oltre le apparenze e i limiti fisici di ognuno ma lo fanno a modo loro, applicando una totale uguaglianza, anche attraverso lo scherzo e la battuta, dal momento in cui, se siamo tutti sullo stesso piano, allora si puo’ ridere anche della deformita’ e della menomazione.
Questa volta tocca agli obesi che tolti annessi e connessi legati alla loro disfunzione, non godono certo di grande popolarita’ oltre la simpatia o la bonta’ d’animo, percio’ la Paltrow che vediamo in tutto il suo splendore e a quel tempo brillava di luce propria, altro non e’ che l’antropomorfizzazione della bellezza interiore. Si puo’ dire lo stesso di altri gradi di malattia o deformita’ e al contrario come persone bellissime fuori, altro non siano che mostri dentro.
In questo in fondo il grande limite del lavoro dei Farrelly, l’assunto altrettanto discriminatorio che i belli e atletici debbano essere per forza brutte persone, stupide ed ignoranti.
Comunque il film e’ divertente, a tratti divertentissimo, la Paltrow bella e brava, Black un tantinello meno odioso del solito, pessimo attore capace di un solo ruolo che qui espleta al limite delle proprie capacita’.
Si fa volere bene.