Diretto dal regista svedese Lasse Hallström e prodotto da Steven Spielberg e Oprah Winfrey, “Amore, Cucina e Curry” è una commedia leggera e piacevole da guardare, tratta dal romanzo dello scrittore Richard C. Morais.
Protagonista del film è l’intramontabile attrice Helen Mirren, sempre all’altezza del ruolo che interpreta e al suo fianco vediamo Charlotte Le Bone, una scoperta del cinema franco-canadese, vista recentemente fa nell’adattamento di Yves Saint Laurent di Jalil Lespert.
Per i fans di Lasse Hallström il film sembrerà ripercorrere la strada un tempo battuta con successo, dal film Chocolat (2000), in un piacevole e dolcissimo deja vu che accompagna lo spettatore dall’inizio alla fine. A 14 anni di distanza Amore, Cucina e Curry riprende la struttura narrativa del modello di riferimento, innestandovi qualche variante che consente di non farne una copia pedissequa del film predecessore.
La trama è semplice, parla della famiglia Kadam che a Mumbai gestisce un noto ristorante di cucina locale, ma in seguito a una violenta sommossa che una notte investe la città, il locale viene incendiato e la madre, Mama, perde la vita tra le fiamme.
La tragica vicenda spinge Papa Kadam e i suoi cinque figli ad intraprendere un lungo viaggio alla volta dell’Europa e dopo un primo periodo vissuto nella piovosa Londra, giungono a Saint-Antonin-Noble-Val, un villaggio del sud della Francia.
Proprio qui Papa Kadam decide di riprovare l’esperienza e di aprire un altro ristorante: il Maison Mumbai.
Ha inizio così la nuova avventura della famiglia Kadam…
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