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Amore e morte (sottotitolo: “amare da morire”)

Creato il 23 gennaio 2012 da Marco4pres

Amore e morte (sottotitolo: “amare da morire”)La necrofilia è una perversione sessuale molto rara tra le persone, mentre per i cadaveri sembra essere l’unica alternativa. Tra gli svantaggi della necrofilia ci sono la scarsa lubrificazione del partner e la puzza. Tra i vantaggi il non dover usare anticoncezionali o un nome falso.
Inoltre, necrofilia e zoofilia sono le cose che meno mi hanno fatto ribrezzo in Twilight.

Si posso distinguere tre tipologie di necrofili:

  • necrofilo semplice, senza l’aggiunta dell’articolo;

  • il necrofilo latente, che coi morti fa solo sesso online;

  • il serial killer necrofilo, chiamato anche ‘o Marpione dagli esperti.

Si tratta di una perversione tipicamente maschile, che nasconde a volte un’omosessualità che il soggetto non vuole ammettere, tranne nel caso di Jim Hutton. Le donne necrofile sono perciò per lo più compagne di partner necrofili e la loro fantasia sta nell’immedesimarsi con la vittima, le troie.

Mors mea, tacci tua. (CapaRezza, necrofilo semplice)

Tra le pratiche necrofile più comuni si annoverano: la mano morta, il bacio mattutino con la fiatella, l’eucaristia e Bruno Vespa.

Muor giovane colui ch’al cielo è caro (Giacomo Leopardi, necrofilo latente)

A Troia Achille uccise Pentesilea, regina delle Amazzoni, e dopo averla spogliata delle armi per farne bottino rimase abbagliato dalla sua bellezza e la violentò nonostante fosse già morta. Ma visto che lei non disse mai “no”, non si può parlare effettivamente di violenza. Per di più, durante l’amplesso Achille pensava a Patroclo.

 Si uccide ciò che si ama. (Oscar Wilde, serial killer necrofilo)

Hitler è stato citato più volte come esempio di necrofilo, il che getta una luce del tutto nuova e romantica sull’Olocausto. Difficilmente, però, Spielberg ne trarrà un film.

Amore e morte (sottotitolo: “amare da morire”)

Nelle relazioni necrofile il partner ti lascia all'inizio

L’atto perverso è espressione di dinamiche profonde, come la scelta del pesticida. Non si comprende la relazione con l’altro come persona, si esprime invece come relazione con i propri fantasmi incarnati nel feticcio, nel caso l’iPhone non basti. La scelta dell’oggetto rivela quanto poco mascherato sia il bisogno e quanto forte la ricerca di contatto. Un’alternativa economica all’andare a puttane, insomma. Tranne se si sceglie l’iPhone.

La fantasia più frequente vede l’altro corpo attivo, partecipante. Ma basta parlare della mia ex e torniamo ai necrofili.

Carl Tanzler, un medico, nel 1933 trafugò la salma di una paziente che due anni prima non era riuscito a salvare e la portò nella sua abitazione, dove tentò senza successo di farla resuscitare col cunnilingus. Più tardi, dopo aver annotato sul suo diario che aveva un sapore migliore di quelle che sanno di pesce, si limitò a “ricostruire” il corpo della donna con seta, occhi di vetro, una parrucca e un tubo di cartone alla zona vaginale della defunta donna, allo scopo di avere rapporti sessuali o abrasioni al pene, non è chiaro. Tenne nel suo letto il cadavere della donna per ben 7 anni, fino a quando cioè non fu riuscito a eiaculare, decapitando il cadavere dall’interno. Tanzler venne condannato solo per aver trafugato la salma, ma fu rilasciato in poco tempo. Stando a un’inchiesta condotta da Sandro Mayer, gran parte dell’opinione pubblica considerò l’accaduto come frutto del romanticismo del medico, il quale nel breve periodo di carcerazione ricevette molte lettere di solidarietà da parte di Barbara D’Urso e la CIA.

Ted Bundy portava le sue vittime in un luogo isolato, le picchiava e uccideva tramite strangolamento o armi da contatto; il cadavere veniva talvolta stuprato anche dopo che erano passati diversi giorni, per fare pace.

Jeffrey “mostro di Milwaukee” Dahmer lobotomizzò una vittima per non venire abbandonato, lasciando accesa per errore Mtv.

Potremmo intendere la necrofilia come l’esasperazione del bisogno di relazionarsi con l’oggetto assente, in cui i soggetti manifestano un desiderio di vicinanza e comunione con l’altro, contrastato dall’incapacità di lasciarsi andare a comunicare. La forma definitiva di nerd, in sostanza.

Dio è morto, Marx è morto. Quando si deciderà pure Woody Allen potrò finalmente organizzare la gang bang che sogno da tanto.

Mi scoperei volentieri un cane morto, maschio e minorenne per vedere cosa indignerebbe di più i soliti bigotti benpensanti.

-m4p-

Amore e morte (sottotitolo: “amare da morire”)

 


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