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Amore e odio, due facce della stessa medaglia

Creato il 01 luglio 2013 da Tabulerase

Amore e odio, due facce della stessa medaglia tabule rase

amore e odio
Si ama un uomo, si odia un uomo, si ama una donna, si odia una donna, si amano gli amici, si odiano i nemici, si amano gli animali, si odiano gli animali, amo odio amo odio amo odio.

Una infinita litania che si protrae nei secoli, il dilemma che ci portiamo dietro dalle origini dell’umanità, l’amore di due fratelli che si trasforma nell’odio di Caino per Abele, nell’amore di Romolo a fare da contraltare all’odio di Remo.

Ogni giorno abbiamo notizie di grandi amori che si trasformano in odiosi delitti, amore e odio, due facce della stessa medaglia, sentimenti assoluti, totali, che fanno paura, che trasformano passioni infinite in bagni di sangue, che siano delitti o gogne mediatiche poco importa, si ama e si odia con la stessa potenza.

 Ama, ama, ama, questo ci hanno insegnato dal giorno della nascita, genitori, preti, maestri, tutti ad inculcarci che devi amare tutto e tutti, la famiglia, il tuo Dio, il tuo compagno, tua moglie, devi amare perfino il tuo amico sempre e comunque. Hanno trasformato l’amore, che è per definizione selvaggio, incontrollabile, devastante, in una istituzione che viene formalizzata da firme e ministri di culto, è stato messo sotto controllo, quello che nasce e vive di forza propria non è ben tollerato nella società moderna dove tutto deve essere ordinato. Il risultato è che lo hanno snaturato, lasciando solo all’odio la purezza del sentimento per quanto negativo e maligno. Si ha paura dell’amore che ti controlla portandoti a fare azioni che normalmente eviteresti, meno timore si ha dell’odio, razionale e controllabile per quanto invadente.

Sono così diversi questi sentimenti? Sono totalmente opposti come definiti dai dizionari? Su l fatto che sono due facce della stessa medaglia sono stati spesi fiumi di inchiostro e la bibliografia mondiale ha riempito scaffali sull’argomento, “Odi et Amo” recitava il Catullo innamorato nei suoi più famosi versi.

 Dei danni o qualsivoglia piaceri dati da questi due sentimenti abbiamo adesso la prova scientifica che sfronda il tutto da quell’aura mistica e misteriosa che li ha finora avvolti, il team di biologi guidato da Semir Zeki dell’University College of London ha dimostrato scientificamente che le aree del cervello interessate dai due fenomeni non sono opposte, anzi, sono le medesime.

Tramite uno  scanner cerebrale ed un gruppo di volontari hanno verificato che le aree del cervello interessate dalle attività legate all’esprimersi dei due stati emotivi sono Putamen ed Insula, che sovraintendono sia all’amore irrazionale che all’odio razionale.

 Oltre i biologi inglesi la materia è stata anche oggetto, e come dubitarne, degli studi di Sigmund Freud, che traendo spunto dal Dualismo di Empedocle, elabora la teoria del conflitto psicologico, amore e odio come principi di vita e di morte, Eros e Thanatos, la pulsione costruttiva dell’amore di Eros contro la pulsione distruttiva ed auto-distruttiva di Thanatos,

 Sembra che lo sconfortante risultato di questo studio sia che non si può cancellare dall’anima degli uomini l’odio, e quindi i delitti ad esso associati, senza contemporaneamente distruggere il sentimento amore con tutta la sua perdita di giudizio e raziocinio. Come pare quindi che rinunciare all’amore, capace di far compiere gesti eroici ed unici così come l’odio, gestito dal Putamen si porta dietro il suo bagaglio di disgusto e disprezzo, comporti lo svilupparsi di una piattezza emotiva ben poco appagante.

Amore e odio, due facce della stessa medaglia tabule rase


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