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Amore: la teoria della mezza mela e del tempio

Da Gabbianoj

mela amore

Amore: la teoria della mezza mela e del tempio

«Ho trovato la metà della mela», «Lui è la mia metà»… quante volte abbiamo sentito espressioni come queste?
Prima per me erano solo sinonimo di aver trovato l’amore, ma ora penso che parole come quelle possano significare di più.
Una mela a metà è una mela incompleta; quindi in quel senso cercare la propria metà vuol dire sentire la propria vita incompleta, e volere qualcuno per colmare ciò che manca.
Ecco, una volta invece una persona mi parlò di un’altra metafora, quella del tempio: due persone sono come due colonne, stanno in piedi da sole, ma possono essere la base per poggiare un tetto, per creare qualcosa che è più della mera somma delle parti.
A me questa concezione piace molto di più di quella della mela.
Non credo, in realtà, che tutti coloro che hanno in mente il frutto in questione siano per forza incompleti; penso insomma che a volte si utilizzi questa espressione solo perché è di uso comune.
Credo comunque che quando scegliamo delle parole, delle figure, lo facciamo per un motivo.

Parole a parte, penso in effetti che l’essere umano sia incompleto senza qualcuno che possa sentire legato a sé, qualcuno a cui dare (e ricevere) amore in modo esclusivo.
Molti però secondo me cercano l’amore per chiudere qualche falla della loro vita, e quando trovano un partner ne fanno a volte la loro ragione di vita, dipendono da lui.
Ecco, secondo me in quei casi succede un disastro, e la probabilità che l’altro si senta soffocato e che le cose vadano male è molto alta.
Penso che prima di cercare qualcun altro bisognerebbe in teoria essere a posto con la propria vita; volere, sì, qualcuno che tra le altre cose ti sostenga nei momenti di bisogno, ma non qualcuno senza il quale la tua vita non abbia un senso proprio.
Poi, be’, nella realtà gli incontri avvengono tra le persone più varie, e non ci sono sempre le condizioni ottimali! Credo proprio, però, che tra i tanti ingredienti di una unione riuscita, uno  possa essere proprio quello: che si voglia condividere la propria vita per farne qualcosa di più grande, piuttosto che completare se stessi.



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