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Amore on Demand

Creato il 17 luglio 2014 da Valigia Rossa Valigia Blu @ValigiaRossaBlu

Tempo fa lessi su un libro che l’amore è un continuo domandare, ma è anche trepida attesa. Ricordo che il libro in questione volò dal treno in corsa, finendo in un campo di pecore per essere – credo – grato pasto dei simpatici ovini che ivi gozzovigliavano.
Domandare? – mi chiedo – ma cosa bisognerebbe, poi, domandare all’amore? E cosa ci si dovrebbe attendere?

C’è chi pensa che sia una prassi normale. Chiedere. Domandare.
E invece, signore e signori, non è così. Nulla di più sbagliato.
Secondo Freud, la domanda di tenerezze e attenzioni, è una forma di nevrosi che può sfociare nella paranoia e più spesso diventa ossessione. La verità è che a nessuno piace essere costantemente on demand; purtuttavia, se si arriva al punto da dover richiedere attenzioni al proprio partner o ricevere continue richieste di attenzioni dallo stesso, significa che c’è un problema.
E se c’è amore - e un pizzico di pazienza - c’è anche una soluzione.

Negli svariati tentativi di non rimetterci le penne e la sanità mentale, molti dei quali falliti miseramente dopo alcuni anni, mi sono accorta che esiste un pattern di errore, per lo meno per quello che mi riguarda. Ma la mia “via sentimentalis” non differisce così tanto da quella di altre persone (non siamo così unici e speciali, per questo esistono gli psicologi, le terapie collettive e i gruppi di aiuto); e questo minimo comune denominatore è il pretendere che il proprio partner abbia la sfera di cristallo e indovini stati d’animo, aspettative e attese che puntualmente non vengono soddisfatte adeguatamente.

Amore on Demand
Se non c’è un problema grave alla base, la burrasca passa velocemente e se si sa riprendere il filo della felicità, continuerà meglio di prima (e, possibilmente, l’errore non verrà ripetuto).

Se, poi, per far passare il momentaccio, si organizza un viaggio… beh, meglio. Dedicarsi un po’ di tempo è una delle soluzioni più semplici e forse la più effettiva per ritrovare l’equilibrio perso. Personalmente, io sono andata qui.

Un saluto,
Valigia Blu


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