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Amos Gitai: architetture della memoria

Creato il 30 ottobre 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Amos Gitai: architetture della memoria

Museo Nazionale del Cinema, 4 novembre 2011 – 8 gennaio 2012 Cinema Massimo, 3 – 18 novembre 2011

Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a uno dei più grandi registi viventi con AMOS GITAI. ARCHITETTURE DELLA MEMORIA, una manifestazione-evento che comprende una video installazione nei sotterranei della Mole Antonelliana – per la prima volta aperti al pubblico -, con un’ampia retrospettiva dei suoi film e la pubblicazione di un volume monografico.

Cineasta israeliano, architetto di formazione, Amos Gitai elabora da oltre tre decenni un’opera rigorosa e coerente sugli interrogativi che assillano il suo Paese e il mondo contemporaneo. Questa filmografia, che superato ormai gli ottanta titoli, si impone sia per l’esigenza del suo impegno nella complessità del reale, sia per una continua e rinnovata ricerca narrativa e stilistica. L’esplorazione della storia contemporanea prosegue oggi con la proposta di un’installazione video concepita come esperienza emozionale e intima all’interno di una storia collettiva. I suoi temi preferiti, la memoria, l’identità e l’esilio, stanno alla base di un percorso permeato da una straordinaria profondità.

L’installazione – per la prima volta in Italia – segue idealmente quelle realizzate da Gitai alla Base sottomarina di Bordeaux e al Palais de Tokyo di Parigi. Ospitata nei sotterranei della Mole Antonelliana, per la prima volta accessibili al pubblico. Essa è strutturata intorno a 18 videoproiettori, ed è corredata da numerosi testi e documenti d’epoca. L’opera trae essenzialmente ispirazione dall’esperienza nata dalle riprese del suo nuovo film (ancora inedito), Lullaby to My Father, dedicato al padre, architetto del Bauhaus Munio Weinraub. Perseguitato dai nazisti perchè ebreo, nel 1933 riuscì a fuggire e a rifugiarsi in Palestina, dove il suo contributo alla nascita e allo sviluppo dell’architettura del nascente stato d’Israele si rivelò decisivo.

Architetture della memoria è un’opera personale e autobiografica, ma nello stesso tempo aperta, ricca di valenze storiche e di stimoli che invitano alla riflessione sul tema dei rapporti fra Architettura e Potere. Le immagini tratte dai suoi film, i numerosi testi e i documenti d’epoca compongono un percorso visivo e sonoro di straordinaria densità nel quale il visitatore è libero di muoversi, senza essere costretto a seguire una rigida scansione narrativa e temporale.
Questa esposizione è in buona parte un’opera originale, poichè Gitai reinventa abitualmente le proprie installazioni in funzione dei luoghi in cui sono allestite, e il tutto diventa ancor più particolare grazie all’utilizzo dei sotterranei.

L’installazione – afferma Amos Gitai – evoca la materializzazione di un processo mentale, in cui gli archivi occupano il piccolo spazio della coscienza, mentre le proiezioni nello spazio sotterraneo rappresentano l’inconscio. Ci saranno 18 video proiettori e una scenografia paragonabile a quella del Palais de Tokyo, con il filo spinato, le barriere, il buio e le grandi proiezioni. A Torino non ci sarà la parte in ristrutturazione che c’era a Parigi, ma lo spazio sotterraneo, che viene utilizzato per gli sfondi, è anch’esso ricco di un immaginario particolare. Il contesto è importante: è vero per i film così come per le esposizioni. E il contesto è dato tanto dalle condizioni materiali quanto dall’ambiente socio-politico. Torino sarà la sintesi di quello che ho fatto a Bordeaux e a Parigi. Ovviamente mi colpisce sapere che la Mole inizialmente venne pensata per essere una sinagoga; la memoria dei luoghi conta molto per me. In questo modo sfido il pubblico a creare il proprio montaggio, e ciò mi permette di rifuggire dalla linearità del film o della musica”.
La video installazione è a cura di Amos Gitai, con la collaborazione di Isabelle Ingold e Laurent Truchot ed è stata realizzata a partire da materiali video e documenti prodotti da Agav Films. Architetture della memoria sarà inaugurata venerdì 4 novembre alle ore 11.00, con una conferenza stampa tenuta da Amos Gitai e Serge Toubiana (Direttore della Cinèmathèque Française), seguita dalla visita in anteprima dell’installazione.

LA RETROSPETTIVA
Cinema Massimo, 3-18 novembre 2011
L’articolato omaggio ad Amos Gitai si arricchisce con una retrospettiva che propone una ventina di film scelti dallo stesso regista tra gli oltre ottanta cortometraggi, documentari e film di finzione realizzati sino ad oggi. In particolare, la selezione proporrà tutti i film di finzione, più alcuni documentari legati ai temi a lui cari: l’esilio, la memoria, l’identità e la questione palestinese.
La rassegna Amos Gitai. Architetture della memoria verrà inaugurata il 3 novembre alle ore 20.45 con la proiezione del film Carmel alla presenza di Amos Gitai, Serge Toubiana e Alberto Barbera. Per l’occasione il Museo Nazionale del Cinema ha stampato copie nuove dei film Carmel, Esther, e Kippur. Si ringraziano l’Institut Française e la Cinèmathèque Française per aver messo a disposizione molti titoli.

INFO MOSTRA
Mole Antonelliana
Via Montebello 20, Torino Tel. +39 011 8138.560/1 www.museocinema.it

Orari
Martedì, Mercoledì, Giovedì,Venerd’ e Domenica: 9.00-20.00 Sabato: 9.00-23.00 Lunedì chiuso
Ingresso a gruppi (max 25 persone), con partenza ogni ora dalle 10.00 alle 19.00. Sabato fino alle 22.00. Intero € 7,00; ridotto € 5,00
Museo: intero € 7,00; ridotto € 5,00 Ascensore: intero € 5,00; ridotto € 3,50 Museo + Ascensore: intero € 9,00; ridotto € 7,00

INFO STAMPA
Museo Nazionale del Cinema
Resp. Ufficio Stampa: Veronica Geraci
tel. +39 011 8138509 – cell. +39 335 1341195 email: [email protected]

Amos Gitai: architetture della memoria
Scritto da Luca Buccella il ott 30 2011. Registrato sotto EVENTI. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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