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Amos Oz Contro il fanatismo

Creato il 11 gennaio 2011 da Soloparolesparse

Credo che Contro il fanatismo di Amos Oz sia stato il regalo più mirato che abbia mai ricevuto.
Devo riconoscerne il merito ad una zia di mia moglie e la mira precisa riguarda il fatto che Amos Oz ha vinto l’hanno scorso il Premio Salone Internazionale del Libro e che il libro è una forte presa di posizione contro il fanatismo, proprio nell’anno in cui al Torino Film Festival tra i film più apprezzati abbiamo visto The infidel e Four Lions.

Amos Oz Contro il fanatismo

Contro il fanatismo è in realtà un aglile libretto che raccoglie tre interventi di Oz del 2002 all’Università di Tubinga in Germania.

Il primo riguarda le motivazioni che l’hanno spinto a cominciare a scrivere, o meglio le situazioni che l’hanno inevitabilmente portato a diventare uno scrittore.
Si tratta evidentemente di esperienze di gioventù e la colpa è in fin dei conti… di un gelato!

Il secondo è quello maggiormente centrato sul concetto di fanatismo, su come il fanatico non sia in grado di ragionare in maniera lucida e su come sia molto facile diventare dei fanatici antifanatici.
Un’allerta che vale un po’ per tutti.

Il terzo capitolo chiude il cerchio e ci porta nel campo minatissimo della guerra tra Israeliani ebrei e Palestinesi arabi.
Oz è israeliano e da anni lotta con i suoi libri ed i suoi interventi per cercare una soluzione pacifica al conflitto.
Qui è molto chiara e lucida la sua disamina quando afferma che non potrà mai esserci un vincitore in questa lotta, perchè il punto è che due popoli rivendicano (entrambi a ragione) la stessa terra.
L’unica soluzione possibile è un compromesso in cui la terra in questione venga divisa tra i due popoli, un compromesso che non farà felice nessuno ma sarà l’unico modo per chiudere la questione.
Ci vorranno ancora anni prima che i politici si rendano conto che questa è l’unica strada percorribile, e a quel punto – dice Oz – i due popoli saranno già da tempo consapevoli che non c’è altra soluzione che la divisione del territorio in due Nazioni (che magari non si ameranno mai ma potranno sopportarsi e rispettarsi).


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