Magazine Cinema
Regia:Michael Haneke
Interpreti: Emmanuelle Riva, Jean Louis Trintignat
"Una vita insieme. Lunga, piena, fatta di momenti belli e brutti, una vita felice. Ora i ragazzi sono grandi, lontani, hanno da tempo una loro vita, ora avremmo potuto goderci gli anni che ci rimangono in serenità, tra pigre giornate a leggere, ascoltandoti suonare; serate a qualche concerto, passeggiate per Parigi, perchè no, quella crociera che non siamo mai riusciti a fare...Ma qualcuno, o qualcosa, ha deciso per noi, e ti ha mandato lei. Lei che è entrata nella nostra vita come un fulmine, stravolgendola. Che ci porta via gli amici improvvisamente, ed che deciso di portarmi via te piano piano, crudelmente. Hai bisogno di aiuto, per qualunque cosa, ti sta togliendo tutto, ma soprattutto ti sta togliendo la ragione, quel bellissima e brillantissima intelligenza che mi ha fatto innamorare di te, dopo aver visto i tuoi meravigliosi occhi. Ed io, che non sapevo neppure dove fosse il sale in questa casa, sono disperato....Non so cosa fare, vado avanti giorno dopo giorno, tra infermiere insensibili ed i ragazzi che vorrebbero portarti all'ospedale. Non posso farlo, mi hai fatto promettere che non ti ci avrei mai più mandato...Peggiori ogni giorno di più, ma io non ti abbandonerò, come sempre e per sempre, ti accompagnerò anche nell'ultimo viaggio..."
Ad Haneke debbo perdonare ancora "Funny Games" , uno dei film che ho patito di più in tutta la mia vita. Pomposa e compiaciuta glorificazione della violenza, mi ha fatto incazzare come pochi. Mai più visto un suo film.
Mi sono chiesta spesso se "Amour" fosse il film giusto per ricominciare. Ed infatti sono trascorsi un pò di mesi dalla sua uscita prima di riuscire a vederlo.
E dopo mi sono domandata come parlarne. "Amour" sotto certi aspetti, è il film definitivo sull'amore.
Perchè non racconta balle, non edulcora, non fa sconti.
Ti spiattela in faccia la realtà nuda e cruda in barba alle romanticherie che ci vengono spacciate in giro.
Lo fa senza pietà, seppur con una dolcezza che a tratti disarma.
E tutta la crudeltà della vita mischiata alla bellezza dell'amore sono lì, negli occhi pieni di dolore di Jean Louis Trintignant, tornato al cinema dopo l'omicidio della figlia Marie.
Con lui una magnifica, maiuscola ed inarrivabile Emmannuelle Riva.
Haneke non cela la realtà, Anna e Georges potrebbero essere i nostri nonni, i nostri genitori, potremmo essere noi, e non è facile da accettare.
Ma almeno sono riuscita a perdonarlo....
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