Prendete Oskar, il bambino protagonista di "Molto forte, incredibilmente vicino" di Joanathan Safran Foer, che ha fobie e manie che solo il padre, morto nell'attentato alle Torri Gemelle, riusciva in qualche modo a placare. Prendete anche Markus dal libro "Un ragazzo" di Hornby, vessato dai suoi compagni di classe perché un po' diverso da solito. Aggiungeteci un po' di Russel, il rotondo scout in cerca di becaccini del cartone della Pixar "Up" e, già che ci siamo, anche un pizzico di Calvin direttamente dal fumetto di Watterson. Mescolate bene il tutto e voilà, ecco a voi Phineas, il bambino protagonista di questo incredibile romanzo.
Phineas ha nove anni, figlio di genitori separati, che vive con la madre e la sua gatta, con una passione per la scrittura, per le ricerche su google e per Green Channel, un canale ecologista che ogni giorno riporta le notizie sempre più tragiche di quello che l'uomo sta facendo alla natura. Notizie che entrano nella testa di Phineas e lo sconvolgono. Il bambino vorrebbe fare qualcosa ma si scontra con la madre, un po' spaventata da questa sua ossessione al punto da mandarlo da uno psicologo. Ma Phineas non si lascia impressionare e continua a portare avanti la sua campagna ecologista: prima libererà la rana di classe, in compagnia del suo fidato amico Bird, poi butterà via tutto il cibo di dubbia origine presente in casa, fino ad arrivare a mandare, di nascosto da sua madre, delle lettere e dei disegni a un'associazione locale nella speranza di impedire la distruzione della palude locale, habitat di moltissimi animali. La madre fatica a stare dietro a questo bambino, un bambino che ama alla follia ma che un po' teme anche, sia per questa sua "ossessione" per la natura sia per l'evidente sofferenza che l'assenza del padre, corrispondete estero di un giornale, gli provoca. Ad aiutare lei, ma soprattutto Phineas c'è la nonna, con la quale il bambino riesce a parlare e a confidarsi. Ma un bel giorno le sue parole avranno tutta la risonanza che meritano. Perché anche i più piccoli possono fare tanto.
Non mi aspettavo di trovarmi di fronte a un libro così intenso e piacevole da leggere, né tanto meno di provare così tanta simpatia per questo problematico bambino, anche nei momenti in cui è più esasperante. E sono quasi pentita di aver aspettato così tanto a leggerlo, visto che ha aspettato sul comodino per più di un mese.. Phineas alla fine non fa altro che incarnare una buona fetta dei bambini di oggi, anche se forse un po' più problematica. Ma alla fine è comprensibile che a nove anni non si riesca a capire perché l'uomo faccia così tanto male alla natura che lo circonda (ma anche da più grandi alcune cose rimangono davvero incomprensibili), così come lo è che soffra per la separazione dei genitori o nel vedere sua madre accanto a un altro uomo. Eppure alla fine, nonostante le sue ossessioni, le sue manie, la sua incapacità di vedere sfumature nel mondo, Phineas riesce a vedere una speranza nell'umanità e nella vita che lo circonda, e capisce che bisogna iniziare dal piccolo, aiutando magari una rana ad attraversare la strada o disegnando per salvare una riserva vicino a casa sua, per poter poi fare cose grandi.
Una lettura davvero piacevole, che ti apre gli occhi su tante, tantissime cose, che fa sorridere ma anche riflettere. Merita davvero!
Nota alla traduzione/edizione: qualche piccolo refuso ma nel complesso direi ben fatta!
Titolo: Amphibian
Autore: Carla Gunn
Traduttore: Alessandra Passeri.
Pagine: 253
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Miraviglia Editore
ISBN: 978-88-89993-24-8
Prezzo di copertina: 17,50 €
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