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Amsterdam alla luce del sole (o quasi)

Da Carlo_lock

Rieccomi a voi con questa piccante immagine, souvenir-cartolina di Amsterdam (fosse poi vero che le olandesi vanno in giro così...Mah!), immagine che fomenta la nostra sensibilità da camionisti. Ah, quanto ammiro la sensibilità da camionista! Ogni tanto essere un camionista ci purifica dai dispiaceri intellettuali ipocriti, da tutte quelle inutili seghe mentali, no?
La rozzezza ci libera da tutte quelle moine di insicurezza, ci fa "parlare" dritto allo scopo, no?
Toccare, mangiare, cianciare, scoreggiare...senza filtri....come uomini di panza e di istinto. Sì, ogni tanto ci vuole.Come è bene ricordare l' Amsterdam di panza, quella che suscita un vero e proprio e sincero interesse: l' Amsterdam legata alla droga e al sesso.In effetti, si possono notare due tipi di turisti nella capitale olandese: le vecchiette, le coppiette coi bambini che vanno a vedere il museo Van Gogh e la casa di Anna Frank e poi i giovinastri che si intrufolano nei vicoli del red light district e nei coffee-shop.Io sono stato un turista di mezzo, che non faceva parte né dell'una né dell'altra schiera. Dico a mia discolpa solo una cosa: che le puttane di Amsterdam in vetrina fanno passare la voglia! Il tipo di utenza che raccolgono è quella dell'adolescente arrapato che non ha mai visto una donna e si accontenta di poco, oppure degli amanti del fast-sex, giù i pantaloni e via....C'è da dire, inoltre, che tutto quel camminare in mezzo alla folla stanca molto gli avventori e viene a mancare quell'atmosfera intima di preparazione al rapporto sessuale che francamente non guasterebbe..In mezzo a tutte quelle donne in vetrina, mi è scappato da pisciare, mi prudeva un braccio, ero accaldato dal poco sole che gentilmente Amsterdam ci ha offerto tra nuvoloni e vento..Insomma ho collezionato un sacco di sensazioni e desideri, tranne quello di scopare, nonostante la tentazione per Gina, una splendida ungherese di 25 anni, intrigante perché con gli occhiali, una secchioncella-sexy, insomma, ragazza della porta accanto. Gina era una delle poche perle in mezzo a vaccone sfatte degne delle zone periferiche più degradate di Milano o Torino.Scherzi a parte, Amsterdam ci fa ricordare l'uso degradato del corpo femminile più che altrove, vantandosi di avere legalizzato per prima la prostituzione....questa è la civiltà e la tolleranza della capitale olandese, del resto. Non è una contraddizione da poco. Il culto delle vetrine e della luce del sole non è nuovo ad Amsterdam, anche le semplici case (a struttura verticale, goticheggianti, strette strette) hanno spesso salotti e sale da pranzo senza tende e tapparelle...Tutto è in vetrina, insomma un paradiso per i guardoni! Confesso che di tanto in tanto mi divertivo a spiare nelle case, quando passavo per i primi piani o i piani-terra. Sì, noi italiani lo facciamo, gli olandesi, come disse una volta una guida, pensano: perché uno dovrebbe spiare? E quindi non hanno il problema dell'essere in bellavista, anche se spesso dalle finestre si notano scene strane, come è capitato a me, quando ho visto un gattone bianco e nero che passeggiava sul tavolo da cucina e si ciucciava tutto il tonno e il prosciutto che la padrona stava preparando per una tavolata di almeno una decina di invitati. Mi è capitato di vedere anche una donna con un vibratore dentro il cestino della bicicletta, ma questa è un'altra storia, i vibratori si vendono anche nei supermercati..ma tanto a nessuno frega niente. Invece noi italiani andiamo in sollucchero anche se vediamo anche, che so, dei lecca-lecca o dei biscottini alla marijuana tranquillamente esposti in una drogheria (in Olanda va intesa nel senso letterale, perché in drogheria ti vendono davvero droga, anche pasticche allucinogene).Insomma..tutto alla luce del sole..O quasi, dato che il tempo nel mio periodo di permanenza non è stato clemente, un ventaccio freddo condito di nuvoloni foschi e cupi da giorno dei morti, temperature massime sui 18-20 gradi. Di tanto in tanto qualche mezza giornata di sole, che non faceva dimenticare l'aspetto tipicamente britannico di Amsterdam. Le cugine Svezia e Finlandia, in certi momenti dell'estate sono più ridenti, credete a me.In mezzo a tutto questo, ricordiamoci almeno di due splendide chiese: l' Oude Kerk (Chiesa vecchia), dedicata al santo patrono della città, San Nicola, il più antico edificio di Amsterdam (1306), dove sono conservate anche le spoglie della prima moglie di Rembrandt, con volte dorate in legno di quercia e le favolose vetrate istoriate risalenti al 1555. La sua caratteristica bizzarra è anche quella di essere nel cuore del quartiere a luci rosse, per cui esci dal portone principale e sulla sinistra ti trovi un coffee-shop, e sulla destra tre vetrine di puttane. Si trova infatti circondata da una piccola piazzetta, non molto distante dal PIC (Prostitution information center), un luogo deputato all'accoglienza dei turisti sessuali che fornisce indicazioni su come spassarsela e organizza anche visite guidate nel quartiere. Sì, avete capito bene...c'è un cicerone che vi racconta vita e morte miracoli di tutti i sexy shop, night-club e quant'altro che trovate.Per contrapposizione, la Nieuwe Kerk sorge in piazza Dam, il cuore della città, chiesa dove sono stati incoronati i sovrani d' Olanda, Guglielmo Alessandro e Maxima unitisi qui in matrimonio nel 2002, un altro splendore gotico.Oltre ogni cosa mi ricorderò poi soprattutto grandi ristoranti etnici, bellissime vedute dai canali e quegli olandesi forsennati in bicicletta, che, immancabilmente non hanno nemmeno rispetto per i pedoni.A parte tutto, sono tornato.....Grazie a colori che mi hanno visitato e scritto in mia assenza.Carlo.

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