Entrare nel Begijnhoff, letteralmente Cortile delle beghine, quasi un piccolissimo paese nel cuore di Amsterdam, è immergersi in un luogo di pace e di silenzio. Si accede dalla piccola porta d’ingresso di Spuistraat, e nulla può far pensare che dietro si apra questa corte tranquilla . Ci si lascia alle spalle l’affollata Kalverstraat, le vie del centro e il vicino quartiere a luci rosse, per ritrovarsi in questo luogo fuori dal tempo, un cortile (hof) ombreggiato da grandi alberi e circondato dalle belle facciate secolari in mattoni scuri, molti fiori nel giardinetto di ogni casa e tendine di pizzo alle finestre. Al centro si trova una delle più antiche chiese di Amsterdam, la Chiesa riformata inglese, e una piccola chiesa cattolica.
E’ un complesso di numerose abitazioni affiancate. La maggior parte degli edifici ben conservati e restaurati, risale al XV e al XVIII secolo; molte case, che all’epoca erano costruite in legno, vennero distrutte dai violenti incendi del 1421 e del 1452, tranne la casa di legno scuro al nr. 34, datata 1465 e segnalata come la più antica della città. In seguito e dopo ripetuti incendi, si vietò l’uso del legno nella costruzione delle case.
E’ il più antico e importante degli hofijes (cortili interni) di Amsterdam. Venne edificato nel XIV secolo come residenza per la vita semplice e contemplativa delle Beghine, donne religiose vedove o nubili che non volevano prendere i voti nè entrare in convento. Qui si occupavano dell’insegnamento e dell’assistenza ai poveri e ai malati. Nel Begijnhoff era vietato tenere animali come cani e galli, che avrebbero causato troppo rumore, e ospitare amiche o men che meno amici. L’unica eccezione maschile veniva fatta al cappellano.
Nell’atrio della porta d’ ingresso sono immortalate queste proibizioni: un ragazzo in fuga, un gallo che viene cacciato e un cane che rincorre la sua coda.
L’ultima beghina vi abitò e visse fino al 1971. Oggi è abitato per lo più da signore anziane e studentesse. Gli abitanti tollerano le molte visite ma è richiesto il silenzio.
E’ la pietra tombale di una superiora delle beghine, Cornelia Arents, che morì il 2 maggio 1654, come attesta la lapide. Questa donna molto determinata, cattolica, rifiutò la conversione al protestantesimo e preferì essere “sepolta nel canale di scolo” piuttosto che nella chiesa protestante. Le sue volontà vennero rispettate e nel 1655 le sue spoglie furono spostate all’esterno della chiesa.
Begjinhoff
ingresso Spuistraat o Gedempte Begijnesloot
Aperto ai visitatori dalle 9 alle 17
Rispettate la quiete di questo luogo privato