Come vi abbiamo annunciato in questo articolo, Dreamspinner sta per lanciare la nuova collana Dreamspun Desires, dedicata alla narrativa romantica contemporanea.
In occasione dell’annuncio della collana, Amy Lane ha scritto un post sul suo blog dove racconta la sua storia con i classici romanzi rosa e l’importanza della pubblicazione di queste storie anche nel Romance M/M. Leggete questo articolo, scritto con lo stile inimitabile di questa autrice, dove in poche righe ci mostra quanto le storie romantiche possano essere importanti momenti di conforto e felicità nella vita di ognuno.
Un piccolo libro con una GRANDE storia, di Amy Lane
Okay: oggi, Dreamspinner Press ha annunciato questo, Dreamspun Desires. Lo vedete?
Non avete idea di quanto sia entusiasta di questa iniziativa.
Sì, ho scritto una storia per la collana, e spero che verrà accettata. Si intitola Tamale Boy and the Spoiled Brat e io sono davvero eccitata. Se verrà presa, uscirà nel 2017, a gennaio.
Vi starete chiedendo cosa ci sia di così eccitante in tutto questo. “Oh, sì, be’… Dreamspinner adesso fa queste cose, sai, come quei libri che compri in edicola o al supermercato, tipo gli Harlequin. Oh, ma non è poi strano? Sai, tutti questi scrittori del romance M/M che provano a imitare quelli del romance etero. Che buffo!”
No. No no no no no…
Non riuscite a capire.
È meraviglioso.
Vedete, quello che ho cercato di scrivere quando ho iniziato erano proprio i classici Harlequin. Infatti, sul mio sito, se sbirciate tra i libri gratuiti – gran parte dei quali sono davvero vecchi tra l’altro – vedrete un libro di 60mila parole (formattato orribilmente) che si intitola Name. Questo era probabilmente il mio terzo o quarto tentativo di scrivere un Harlequin. Quando ero piccola, amici, quelle storie significavano tutto per me. E anche da adulta, non riuscireste a credere a quanta consolazione mi abbiano portato.
Volete una prova?
Ecco, vi offro una breve cronologia della storia tra Amy e il Romance stile Harmony.
* Prima media: Amy cerca di prendere Per sempre di Judy Blume dalla biblioteca e la bibliotecaria chiama suo padre perché quel libro conteneva del sesso. Amy è mortificata.
* Seconda media: Amy scopre lo scaffale Harlequin Romance in biblioteca. Stranamente, a Amy è concesso prenderne quanti ne vuole, perché tutti sanno che contengono sesso, ma non troppo, in fondo.
* Terza media: Amy è disperatamente convinta che si innamorerà e sposerà qualcuno che è molto più vecchio di lei, qualcuno che le insegnerà i fatti della vita, perché i ragazzi che conosce sono irrimediabilmente stupidi e i misteriosi uomini nei libri sono molto più interessanti. La terza media è una sorta di incubo per lei: gli uomini misteriosi nei libri avrebbero sicuramente visto quelle meravigliose qualità che i puzzolenti teste di cazzo in terza media non notavano.
* Prima superiore: Amy scopre che qualcuno ha infilato il sesso nei libri di fantascienza e fantasy che adora. Gran parte della sua lettura è dedicata alla RICERCA DI SESSO. Gli Harlequin ancora la aiutano in questa missione. Amy è ancora invisibile ed è ancora convinta che gli uomini nei libri sappiano TUTTO.
* Seconda superiore: la famiglia di Amy fa un viaggio estivo prima della seconda superiore nel camper dei nonni. Si tratta di sette persone in un camper, lo spazio per rilassarsi è limitato, e non sono ancora stati inventati PC, Kindle, iPad, iPod, smartphone, e qualsiasi altro dispositivo ideato per impedire alla gente di strangolarsi a vicenda durante un viaggio di sei settimane attraverso il Paese in un camper. Ecco cosa c’è a disposizione. C’è il gioco elettronico sul football del mio fratellastro (ora che abbiamo finito il viaggio, tutti e sette siamo diventati ASSI in questo cazzo di gioco). Ci sono un walkman e sei cassette preparate dai miei genitori, ed è per questo che so tutte le parole di un album realizzato da Willie Nelson, Kenny Rogers, e Crystal Gale. Sto cercando ‘blue eyes’ … qualcuno lo ha visto? Non mi dite… che ha rinunciato a me… E ci sono quattro libri a persona.
Avete letto bene: QUATTRO libri… A PERSONA.
Sì. Credevo di essere intelligente, perché avevo scelto libri di fantascienza e fantasy, anche quelli talmente grossi che ti slogano i polsi a forza di tenerli in mano. Ma fu inutile. Li avevo già finiti nella prima settimana. Perciò, alla fine del viaggio, avevo letto i miei libri, quello della mia matrigna (Uccelli di rovo), il libro del mio fratellastro (che era anche di mio papà, e riguardava cospirazioni da viaggio nel tempo in campo militare) e gli Harlequin di mia nonna. Lo sapevate che le segretarie che andavano in Medio Oriente potevano sposare i loro bei datori di lavoro sceicchi? Fui entusiasta di scoprirlo!
* Ultimi anni delle superiori: Amy scopre che può dire che sta studiando se si siede sul letto con i suoi GIGANTESCHI tomi di buona letteratura in grembo… e ci nasconde dietro un piccolo romanzo rosa di 25 centesimi. Quando la scopre, la sua matrigna l’accusa di sprecare le giornate e la manda a fare le faccende domestiche, o a farsi picchiare dal fratellastro.
* College: Amy impara che può ingannare Mate con lo stesso trucco, ma che lui è molto più divertito della sua matrigna quando becca Amy a farlo. Ma, vedete, a questo punto c’è un Mate, e io sono Amy, e non sto più vivendo la mia vita attraverso i libri. In questo momento mi rendo conto che li sto leggendo perché vado a scuola e lavoro a tempo pieno, e, a volte, ho bisogno di leggere qualcosa che non sia doloroso, o informativo, o freddo, o educativo, o SULLA GRANDE SCALA DELLE CONQUISTE DELL’UMANITÀ. Oppure, si sa, scritto da uomini bianchi morti. Ho bisogno di leggere qualcosa di immediato, che fa pompare il cuore, e che è reale. Ho bisogno di leggere qualcosa che fa appello alle mie emozioni e rende la mia giornata migliore. Il che, a mio avviso, è il motivo per cui Mate me ne allunga uno di tanto in tanto. Siate maliziosi quanto volete.
* Dopo il college: sono stata licenziata dalla mia prima scuola perché mi hanno assunta quando ero incinta e questo li ha fatti incazzare. Nessun problema. Non riesco a trovare una babysitter fissa per mio figlio, per via di un problema misterioso che nessuno riesce a diagnosticare e tutti pensano subito che siamo cattivi genitori, quindi anche il nido è escluso. Viviamo in una casa spaventosamente vecchia e decrepita in mezzo al nulla, e non ho una macchina. Mate lavora tutta la settimana e va a scuola di notte, e io sono di nuovo incinta e sola con mio figlio che non riesce a comunicare. Trovo i romanzi della Harlequin a 25 centesimi l’uno al The Almost Perfect Bookstore, ed è come se fossero miei amici. Faccio il primo tentativo di scriverne uno in questo periodo, e sta ammuffendo nel garage da qualche parte, ma ricordo ancora quando un’amica lo lesse e mi disse che era un libro vero, proprio come quello che stava leggendo. Fu uno dei momenti migliori di allora, senza alcun dubbio.
* Dopo il primo figlio: Mate è a scuola e io ho un lavoro di insegnante e stiamo cercando di tirarci fuori dai problemi in cui eravamo incappati quando non lavoravo. Ho due bambini molto piccoli, uno con un handicap di comunicazione, e abbandonarli quando vado a lavorare a tempo pieno mi strappa le budella. E mio marito lavora di notte. Ogni mese ricevo due consegne: ognuna ha un bicchiere da vino nella scatola, che è parte dell’abbonamento. Uno è un Harlequin Storico e l’altro è un Silhouette Desire. Ora insegno inglese e ho un’idea del perché questi libri mi confortano, perché piango di sollievo ogni volta che la piccola scatola arriva alla mia porta. Il primo Natale che abbiamo vissuto così, Mate e io non abbiamo i soldi per farci dei regali. Io do a Mate dei calzini (di cui ha bisogno) e delle camicie (perché le altre hanno dei buchi) così può aprire un pacco davanti ai bambini. Incarto (e apro) i miei quattro Silhouette Desires, e un po’ del cioccolato che abbiamo messo nella calza per i bambini. (P.S.: abbiamo ancora quei bicchieri di vino, sono le cose più belle nella nostra credenza.)
Scrivo Name nello stesso periodo, ma smetto di leggere questo genere quando torno a scuola e inizio a leggere l’urban fantasy, che mi entusiasma sul serio.
* Oggi: Scrivo professionalmente da oltre dieci anni. Ho scritto per un editore che vuole i miei libri da oltre sei di quei dieci anni. Non sono più un’insegnante. E guardo questi libri, questi libri da 50/65mila parole, e capisco perché li ho amati così tanto.
Erano confortanti, avevano cuore e un ritmo. C’era un’ondata di emozione fino al primo incontro, e quella ondata cresceva fino al primo tocco, e saliva per il primo bacio. C’era un’esplosione al primo incontro sensuale e una lieve delusione dopo, e la dolcezza del finale. Questa ondata di emozione creava dipendenza: nei periodi della mia vita in cui ero più stressata, o triste, o confusa, era meglio del cioccolato, perché sapevo che, tra le pagine di quel libro, avrei trovato endorfine e felicità. Ci sarebbero stati scambi di battute e personaggi e gioia. Ci sarebbero state scene che mi avrebbero tolto il respiro, scene di corteggiamento, scene che avrebbero portato alla felicità e al lieto fine. C’era questa opportunità immediata di dare un’occhiata alla vita di qualcun altro e vivere il loro momento più felice, proprio come se ci si trovasse nei loro panni.
Era meraviglioso.
È ancora meraviglioso. È ancora magico. È ancora l’opportunità di dare un’occhiata nella vita di qualcun altro e l’occasione di vivere il loro momento più felice.
Sì, sono nota come la Regina dell’Angoscia. Sono nota per aver scritto libri che si sforzano di essere reali, e sono spesso crudi, e spero indimenticabili. Ma posso scriverli perché ho trovato pace ed equilibrio e ho attraversato i miei periodi turbolenti (spero) ed è da lì che mi ispiro. Ma non ho mai dimenticato che in quei momenti, quando le cose erano difficili, quando non sapevo chi ero, quando dubitavo di me stessa, quando mi odiavo, erano quelle storie romantiche, piene di cliché, semplici e felici, che mi davano una finestra su una vita migliore. Sì, certo, ho smesso di guardare attraverso quella finestra e ho cominciato a vivere la mia vita, ma da quella finestra ho dipinto il quadro del mio futuro. Ho avuto una finestra da cui vedevo una relazione che funzionava, un lieto fine, due persone innamorate.
Non c’è vergogna nel leggere questi libri, nell’aver bisogno di questi libri in alcuni momenti della nostra vita (o anche SEMPRE!). Sono così così così orgogliosa di vedere il mio nome in questa collana. Sono entusiasta di vedere la mia casa editrice portare avanti questo progetto.
Ehi, amici, guardate. È cioccolata a calorie zero. Sono ottime costolette senza grassi. Sono una dose di endorfine legali. Sono felicità parola per parola.
Godeteveli, liberamente e senza sensi di colpa, senza la preoccupazione che qualcuno vi accusi di leggere “romanzetti trash”: è SPLENDOSO romanticismo, NARRATIVA ROMANTICA che vuole celebrare, con il succoso splendore dei Baccanali, le gioie di trovare la felicità e innamorarsi.
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A little book with a BIG history
Copyright 2015 @Amy Lane.
Il post originale si trova sul blog:
http://writerslane.blogspot.it/2015/11/a-little-book-with-big-history.html
Traduzione italiana: Un piccolo libro con una GRANDE storia
Copyright 2015 @Amy Lane
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Amy Lane è l’autrice di personaggi indimenticabili e storie appassionanti. Potete trovare i suoi libri pubblicati in italiano qui.