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Nonostante sia diretto da una regista danese, An Education è un film "british" fino al midollo, non fosse altro per il fatto che è scritto da Nick Hornby, autore prolifico e "di culto" per le giovani generazioni. Si racconta la storia di Jenny, ragazzina sedicenne e pudica, che viene indirizzata all'età adulta da un uomo molto più grande di lei, che la concupisce, le fa scoprire l'amore e... la fa crescere un po' troppo in fretta per i canoni decisamente retrogradi dei genitori di lei (in fin dei conti siamo nell'Inghilterra degli anni '60), che la costringeranno a ribellarsi e a fare i conti con se stessa. Detta così, la trama non è certo originale. E infatti questa è la delusione più forte del film, almeno per chi si aspettava dal talentuoso Hornby una storia più "piccante", più ispirata e certamente meno politically-correct di questa, che certamente non brilla per fantasia. Aggiungiamoci pure che la regia di Lone Scherfig è quantomai anonima, forse volutamente: An Education doveva essere un film di sceneggiatura, e come tale non c'era bisogno di mollti virtuosismi della cinepresa, in perfetto stile britannico (come si diceva all'inizio). Tuttavia Hornby non è uno sprovveduto, e il suo mestiere lo sa fare: il film è scritto benissimo e fugge via spedito, alternando sapientemente humor a momenti più o meno "topici", valorizzando l'ottima prova della pocopiù che ventenne protagonista, quella Carey Mulligan che, dopo averla vista in Nemico Pubblico di Mann, qui è davvero "perfetta" nel ruolo di educanda, tanto da aver meritato una nomination ai prossimi Oscar. E considerato che quest'anno la cinquina delle attrici candidate non è di livello eccelso (eccezion fatta per l'eterna Meryl Streep) chissà che non possa starci la grande sorpresa...
An Education è un film che si può vedere, soprattutto per chi ama il cinema "ben parlato" e "ben recitato", e rifugge emozoni forti o approfondimenti moraleggianti (che qui, va detto, non ci sono). Non sprecherete il vostro tempo, ma è probabile che una volta usciti dalla sala non ne riparlerete più. VOTO: * * *