An Education (An Education)
Genere: Drammatico
Regia: Lone Scherfig
Cast: Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina, Rosamund Pike, Dominic Cooper, Olivia Williams, Emma Thompson, Sally Hawkins, Cora Seymour
2009
96 min
Di Valentina De Brasi. Siamo nella Londra dei primi anni sessanta, quando ancora gli Swinging Sixties non hanno conquistato il panorama mondiale.Qui incontriamo Jenny Mellor, una deliziosa e ingenua Carey Mulligan: sedici anni, studentessa modello, con una grande passione per il francese e per l’arte e il sogno di entrare ad Oxford.
Così, sotto una pioggia battente e un cielo grigio di un pomeriggio tipicamente londinese, Jenny incontra il trentenne David – l’affascinante Peter Sarsgaard – che le apre le porte di una nuova vita, fatta di cene in ristoranti lussuosi, jazz club e week end parigini; una vita colorata, fresca come la nostra protagonista e totalmente diversa da quella che la ragazza aveva vissuto fino a quel momento. Un vita non più grigia come il cielo di Londra.
Jenny è rapita dall’universo che David le offre, rapita dalle parole con le quali l’uomo riesce a conquistare i suoi genitori, portati sullo schermo da Alfred Molina e Cora Seymour, e, inebriata dalle promesse di lui, si lascia andare al suo mondo, sorvolando sulle azioni illegali che l’uomo insieme ai suoi amici, Danny ed Helen (Dominic Cooper e una Rosamund Pike qui frivola e ancora più bionda), compie per poter continuare a condurre la vita chic e pretenziosa di cui la giovane studentessa è entrata a far parte e, per la quale, decide di abbandonare la scuola e ogni aspettativa futura.
La regista danese Lone Scherfig ci presenta, dunque, un film raffinato e, tuttavia, giovanile, che riesce a raccontare il mutamento di Jenny, da ragazzina a giovane donna. Un trasformazione che non avviene grazie alle cene di lusso o ai viaggi, ma che, anzi, si presenta in un secondo momento, nella realizzazione che, come la stessa Jenny dice, per la vita che deisidera non esistono scorciatoie.
Perchè David è, in realtà, un uomo sposato, un padre; ha una famiglia che non riesce a lasciare, nemmeno per Jenny, nemmeno per la vita che avrebbero potuto avere insieme. Una famiglia da cui scappa, proprio come scappa dal vialetto dei Mellor, dopo che il suo segreto è venuto a galla, nella sua automobile sportiva e con una bottiglia di vino tra le mani. La stessa bottiglia dalla quale avrebbe dovuto prendere il coraggio per parlare con i genitori della ragazza che dichiarava di voler sposare.
E il problema di David sta proprio nella mancanza di questo coraggio, una mancanza che lo accompagna in tutte le sue scelte e che segna fortemente il suo cambiamento agli occhi di Jenny. Una mancanza a cui Jenny, invece, vuole sopperire, prendendo consapevolezza che l’educazione non arriva con la crescita, ma è il percorso di crescita stesso.
Con la brillante
sceneggiatura di Nick Hornby (che trae ispirazione dalla vicende della giornalista britannica Lynn Barber), An Education non si pone l’obbiettivo di giudicare negativamente le scelte della giovane protagonista; vuole, invece, sottolineare come dinanzi ai propri errori si possa rimediare, accettando gli sbagli commessi, o andare via, con la testa bassa e la coda tra le gambe, senza giungere, in realtà, ad alcuna soluzione.Candidata a tre premi Oscar (Miglior film, migliore attrice protagonista e migliore sceneggiatura non originale), questa pellicola riesce a mostrare il mondo come Jenny lo vede. Tutto è filtrato attraverso i suoi occhi, a volte ingenui, altre volte maliziosi, a volte, invece, appannati di lacrime, ma sempre curiosi. E questa curiosità che non si spegne mai è sempre viva all’interno del film, così come è sempre viva negli occhi di Jenny; una Jenny che solo in un scena, a metà del racconto della sua crescita, osserviamo attraverso occhi diversi dai suoi: quelli di David e Danny che la guardano ballare da lontano, mentre segue le movenze della più esperta amica Helen.
E alla fine con la fermezza di voler ripartire
dai propri errori, la giovane donna che Jenny non sa di essere diventata afferma di sentirsi vecchia, ma non molto saggia. Ma forse un pizzico di saggezza grazie alla sua esperienza, l’ha acquisita, perchè ha compreso che ciò che si può raggiungere da soli, con impegno e duro lavoro, avrà sempre un sapore più dolce di tutti i regali che la vita permetterà di scartare.★★★★