
…and told me to look for Bear. E’ questo il titolo di un’exhibition – o di una favola? – poetica, meravigliosa, surreale, pazza, magica. L’artista è Mylyn Nguyen e la galleria è Brenda May Gallery (www.brendamaygallery.com.au), al due di Danks Street, a Waterloo – oltretutto uno spazio molto interessante nel cuore del quartiere artistico di Sydney, un complesso industriale dove trovare arte, design e food, ovviamente emergente. Ma torniamo alla mostra. Mylyn è una giovanissima artista australiana – ventisei anni – che vive nel suo mondo di fantasia e magia, ha un amico immaginario, piccoli folletti e animali che la seguono, le parlano e la incontrano fuori e dentro casa, fuori e dentro l’ufficio. E questo mondo di stravaganza e illusione Mylyn lo traduce in piccole opere d’arte. Composizioni tridimensionali, formato pocket, dove dei personaggi di carta surreali dialogano e interagiscono con costruzioni, paesaggi e animagli fatti di muschio, terra, sassi e ramoscelli. La creativa utilizza spesso oggetti di uso quotidiano che reinventa e ripresenta con una nuova faccia, come una tazza, una bustina di te, un cucchiaio per gelato, una bilancia o una macchinina di metallo. Tutto in formato mignon. Un viaggio attraverso il quotidiano, dove sogno e realtà – più sogno che realtà – si inseguono, si incontrano e sbocciano in queste creazioni incantevoli. Poesia pura: una fairytale exhibition. Che letteralmente si traduce: un’exhibition da favola, nel senso di favolosa ma anche nel senso di una favola magica!















