- L'ANAP Sardegna sulla sentenza della Consulta sul blocco pensioni. Paola Montis, Presidente Regionale: "In Sardegna assegni medi di 700 euro: le sentenze vanno rispettate".
"Ai pensionati vanno rimborsati gli aumenti non erogati per effetto del blocco delle rivalutazioni, decretato dal Governo Monti nel 2012 e ora dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale".
È quanto afferma Paola Montis, Presidente dell'ANAP Sardegna, l'Associazione dei pensionati artigiani di Confartigianato sulla sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo previsto dalla Riforma Pensioni Fornero (decreto 201/2011, il cosiddetto Salva Italia), ricordando come in Sardegna l'assegno medio di pensione, dei 470mila pensionati, sia di soli 700 euro.
"Di conseguenza - ha continuato la Presidente dell'ANAP Sardegna - vanno anche adeguati da subito gli importi pensionistici che avevano subito l'ingiusto blocco. Va considerato, infatti, che la pensione è salario differito, che deve essere adeguato all'inflazione per non subire decurtazioni; non si tratta affatto di una gentile concessione di tipo assistenziale".
Ricordiamo che la Corte ha infatti definito incostituzionale quel provvedimento con il quale il governo Monti bloccò le pensioni a fine 2011, per far fronte alla crisi dei conti, in quanto non rispetta proporzionalità e adeguatezza.
"Come al solito in Italia non si discute sulle proposte concrete per risolvere il vero problema dell'Italia, e cioè la disoccupazione - continua la Montis - ma si colpevolizzano i pensionati". "E' necessario capire che le sentenze vanno rispettate e basta - conclude la Presidente dell'ANAP - senza sbandierare conflitti intergenerazionali che non esistono, perché gli anziani hanno a cuore il futuro dei loro figli e dei loro nipoti e, di conseguenza, il futuro del nostro Paese".
Per l'ANAP Sardegna si può sì ragionare sulle modalità e sui tempi del rimborso e anche sui modi per reperire le risorse necessarie, ma sarebbe bene che su questi ragionamenti il Governo coinvolgesse anche le associazioni dei pensionati, riconoscendo finalmente loro il ruolo di rappresentanza e di tutela dei diritti degli anziani. Se così si fosse fatto in passato, si sarebbe evitato di emanare leggi sbagliate o addirittura incostituzionali.