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Trama: La notte dell'annuale purificazione, per una serie di circostanze, alcune persone si ritrovano fuori dai loro appartamenti e preda di orde di cittadini decisi a sfogare i loro istinti. Un misterioso Sergente li salva e, assieme a loro, cerca in qualche modo di superare indenni la notte...
Anarchia è una pellicola che, paradossalmente, va contro il suo stesso titolo. Non c'è nulla di anarchico, infatti, in quello che viene raccontato, nella sua messa in scena o nelle performance dei vari attori, nulla che non rimandi ad altri film simili o al primo La notte del giudizio. Se dovessi essere più precisa parlerei di una pellicola poco coraggiosa che, nonostante non abbia difetti evidentissimi, sembra giusto un bel compitino scritto a tavolino, senza nulla di particolarmente esaltante o deludente da segnalare. De Monaco riprende il concetto, sempre terribile, della notte della Purificazione in cui chiunque può scegliere di dare sfogo ai suoi istinti e uccidere o seviziare il suo prossimo oppure rintanarsi in casa pregando di avere ancora salva la vita e lo trasferisce dall'interno di una casa "borghese" alle strade di Los Angeles, zeppe di poveracci che non riescono a procurarsi degli efficaci sistemi di difesa. L'accellerata per quel che riguarda l'aspetto socio-politico dell'intera vicenda è palese ed è l'aspetto più interessante di Anarchia, a dispetto del dramma personale del protagonista, un ex agente di polizia che cerca vendetta per la morte del figlio: La Purificazione annuale non è tanto uno sfogo per debellare la criminalità durante il resto dell'anno, bensì sembra un modo molto efficace per eliminare gli strati sociali "inferiori" e rendere l'America un luogo popolato di soli benestanti, con gli inquietanti Padri Fondatori ben decisi a dare una mano agli odiosi riccastri attraverso l'uso di telecamere e squadroni della morte. Dall'altra parte della barricata ci sono, per l'appunto, gli Anarchici (tra i quali spunta anche il Dwayne de La notte del giudizio) che cercano di mandare all'aria il sistema e sfidare la regola non scritta, ovvero farsi gli affari propri e non salvare nessuno, lasciando che tutto si svolga com'è sempre stato. Lo scontro tra questi due "schieramenti", come ho detto, è l'aspetto più interessante di Anarchia e riesce ad appannare tutto il consueto codazzo di inseguimenti, uccisioni, violenza e vendette.
Se, infatti, La notte del giudizio, concentrandosi su un piccolo nucleo familiare, riusciva a far sì che lo spettatore si identificasse un minimo con i protagonisti aumentando di conseguenza il fattore ansiogeno, con Anarchia sembra di guardare un qualsiasi survival horror col solito gruppetto di animali da macello che aspettano solo di essere uccisi senza destare troppa preoccupazione nel pubblico. E' vero che non mancano i momenti inquietanti e, paradossalmente, la sequenza migliore in tal senso è quella che vede i protagonisti ospitati all'interno di una casa troppo tranquilla per non destare qualche sospetto, tuttavia non c'è nulla che non possa essere ampiamente previsto e persino i killer col volto coperto dalle maschere fanno molta meno paura di QUESTA faccia. Poi sì, c'è da dire che le scene d'azione sono confezionate molto bene, che il regista riesce ad infilare alcune chicche come la pazza predicatrice o la vecchia che presenta le vittime come dei pezzi d'arte da mettere all'asta, che la colonna sonora da sola mette ansia più dell'intero film e che il personaggio Big Daddy, con la sua crudele e consapevole ottusità, si mangia da solo in 5 minuti tutto il resto del cast, tuttavia sarei molto più interessata adesso a conoscere i retroscena della Purificazione e i maledetti Padri Fondatori (la voglia è tanta che quando ho visto il vecchio salire sulla Limo ho sperato che fosse uno dei Padri all'insaputa della figlia e della nipote!) più che ad assistere ad un'altra variante della fatidica notte. Detto questo, se il genere vi piace e se vi siete divertiti o angosciati con La notte del giudizio vi consiglierei di recuperare anche Anarchia, comunque superiore a molti dei filmetti horror che invadono la nostra Penisola durante la stagione calda.
Del regista e co-sceneggiatore James De Monaco ho già parlato qui. Di Frank Grillo (Sergente) e Zach Gilford (Shane) ho parlato invece ai rispettivi link.
Kiele Sanchez interpreta Liz. Americana, moglie dell'attore Zach Gilford, ha partecipato a film come A Perfect Getaway - Una perfetta via di fuga, 30 giorni di buio 2 e a serie come Lost. Ha 37 anni.
Jack Conley interpreta l'inquietante Big Daddy. Americano, è un caratterista che ricordo in un sacco di film, come Apollo 13, Get Shorty, L.A. Confidential, The Cell - La cellula, Traffic, Dick & Jane - Operazione furto, Gangster Squad e serie come Buffy The Vampire Slayer, Angel, Criminal Minds, Grey's Anatomy, Cold Case, Dr. House, Supernatural, CSI: Miami, CSI - Scena del crimine e American Horror Story. Ha 56 anni e un film in uscita.
Zoe Soul, che interpreta Cali, aveva già partecipato al bellissimo Prisoners nei panni della sorella di una delle bimbe rapite mentre Justina Machado, che interpreta Tanya, era la moglie di Federico in Six Feet Under. Se Anarchia - La notte del giudizio vi fosse piaciuto recuperate ovviamente La notte del giudizio e magari anche l'immortale 1997: Fuga da New York. ENJOY!
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