Pensieri Cannibali partecipa allo sfogo annuale: 24 ore a partire da questo momento in cui ognuno è libero di esprimere sui propri blog, pagine social, Facebook, Twitter o dove diavolo gli pare, tutto il suo odio nei confronti di ciò che vuole, senza incorrere in alcuna sanzione legale.
Comincio io:
- Al diavolo le persone di merda. Senza offesa per la merda.
- Al diavolo Orlando Bloom. Perché ha menato Justin Bieber, ma non l'ha manco fatto finire all'ospedale.
- Al diavolo Laura Pausini che involontariamente (certo, come no?) ha mostrato la patata e poi si è lamentata perché tutti ne hanno parlato, anziché essere grata del fatto che ci sia qualcuno al mondo che ancora se la caga.
- Al diavolo quelli che continuano a postare in rete il video di Laura Pausini che mostra la patata. Dannati sadici.
- Al diavolo me perché l'ho appena postato.
- Al diavolo i sequel. Se c’è una categoria di film inutili a questo mondo è quella di seguiti, remake, reboot o come diavolo volete chiamare quelle pellicole che, piuttosto che partire da un’idea originale – sia mai –, preferiscono riciclare spunti già usati e spesso abusati. Anarchia – La notte del giudizio non è nemmeno tra i più derivativi sequel che si siano mai visti, eppure non riesce a evitare di essere comunque una produzione del tutto inutile e di cui nessuno sentiva il bisogno. Nemmeno io che pure il primo episodio l’avevo apprezzato, cosa che non avviene molto spesso negli ultimi tempi con gli horror. La prima notte del giudizio mi era piaciuta. Partiva da un’idea originale, fantascientifica, quasi come se fosse una puntata della serie britannica Black Mirror. Nel futuro distopico immaginato dal film, negli Stati Uniti per una notte all’anno viene concessa la libertà a tutti di commettere qualunque crimine, omicidio compreso. Una serata di pura follia e allo stesso tempo di totale libertà in cui ognuno può fare quello che vuole. Il problema è che anche gli altri possono fare ciò che vogliono e quindi a stare fuori si rischia la vita. Si rischia la vita anche a stare in casa, come scopriva la famigliola protagonista del primo capitolo. In questa seconda puntata assistiamo invece a una serata all’aperto, a un’esterna, per dirla con Maria de Filippi. Quegli sfigati dei protagonisti, chi per un motivo chi per un altro, si trovano per le strade proprio nella notte della Purificazione. Assistiamo a questo punto a un survival-horror vagamente dalle parti della serie The Walking Dead, solo che qua anziché con gli zombie se la dovranno vedere con dei tizi mascherati che vanno in giro per la città a seminare morte e distruzione. A restare costante è lo spunto iniziale, mentre cambia il cast, cambiano i personaggi, cambiano le situazioni. Come sequel non è quindi nemmeno troppo una scopiazzatura del primo episodio. Il vero problema del film allora qual è? Il problema è che i nuovi personaggi e le nuove situazioni fondamentalmente fanno schifo.
- Al diavolo i film che non sono nemmeno troppo brutti da essere degni di finire nella classifica del peggio dell’anno. Anarchia – La notte del giudizio non è troppo terribile. A un certo punto è meglio vedere una schifezzona trash totale, che almeno ti fa fare qualche risata, piuttosto che una pellicola in tutto e per tutto mediocre, come questo secondo capitolo della serie thriller-horror firmata da James DeMonaco. I nuovi attori – Frank Grillo, Zach Gilford di Friday Night Lights, Kiele Sanchez – se la cavano maluccio eppure non toccano eccessivi livelli canini. La regia non fa certo gridare al miracolo eppure è decente. La parte finale tra inseguimenti e sparatorie diventa piuttosto estenuante eppure il film nel complesso è guardicchiabile. Il discorso politico già presente nel primo episodio ritorna pure qui e sembra offrire qualche motivo di riflessione, eppure finisce per essere sprecato e non essere approfondito a dovere, anche per via di uno stereotipatissimo capo rivoluzionario che sembra un incrocio mal riuscito tra Malcolm X e Che Guevara. I livelli di tensione della pellicola sono decenti eppure non ci si appassiona mai per davvero al destino dei dimenticabili protagonisti. Anarchia è allora una pellicola modesta, eppure non terribile.
- Al diavolo i post come questo. Recensioni che parlano male di un film, senza però stroncarlo del tutto.
- E al diavolo pure la notte del giudizio, che altro non è che una versione sì più violenta, ma anche più sfigata di Halloween.
Anarchia – La notte del giudizio (USA, Francia 2014) Titolo originale: The Purge: Anarchy Regia: James DeMonaco Sceneggiatura: James DeMonaco Cast: Frank Grillo, Zach Gilford, Kiele Sanchez, Justina Machado, Carmen Ejogo, Zoë Soul, John Beasley, Jack Conley, Noel Guglielmi, Niko Nicotera, Edwin Hodge, Michael K. Williams, Nicholas Gonzalez Genere: da rifare (ma anche no) Se ti piace guarda anche: La notte del giudizio, The Walking Dead, Black Mirror