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Anarchia – La notte del giudizio – James DeMonaco

Creato il 02 dicembre 2015 da Maxscorda @MaxScorda

2 dicembre 2015 Lascia un commento

Anarchia - La notte del giudizio
Seguito de "La notte del giudizio", DeMonaco torna a proporre l’idea di un futuro nel quale il mondo e’ meraviglioso, tutti lavorano, la criminalita’ e’ ai minimi termini ma un giorno all’anno tutti possono ammazzare tutti o quasi.
Dopo il primo episodio, questa volta i protagonisti sono cinque: una cameriera e sua figlia, una coppia litigiosa e un vendicativo Rambo.
Il fato li fara’ riunire a notte inoltrata, proprio quando i giochi sono in corso e la macelleria e’ in pieno svolgimento.
Stesso cliche’ dell’episodio precedente, anzi si posiziona direttamente l’anno dopo. Non ripetero’ le ragioni per le quali l’intera struttura e’ fallata e casca nell’idea di una societa’ che possa funzionare con queste regole, rileggete il post precedente. Qui si aggiungono degli elementi che in parte coincidono con le osservazioni gia’ fatte, purtroppo aggiungendo ulteriori idiosincrasie che affossano ancora di piu’ il progetto.
Lasciamo stare dialoghi irreali  – "chi ci dice che possiamo fidarci di te" al tizio che ti ha appena salvato quando poteva spararti in testa – o gente che crede di difendersi a parole ma il buttarla pesantemente sul sociale ci starebbe se non ci fosse un prequel che mostra come la classe agiata non stia affatto meglio della meno abbiente.
Il riccone in smoking che sghignazza ha fatto il suo tempo da trent’anni, tirarlo fuori oggi e’ molto piu’ che inutile.
Anche il Guevara negro fa molto ridere nella sua tragica banalita’ e non parliamo dei camion governativi, tutti uguali, tutti in bella vista, tutti armatissimi, che fanno fuori gente perche’ ne muore meno del previsto. Chi dice poi e con che criterio quale sarebbe il numero giusto e’ un mistero.
Insomma, se il primo film non reggeva, di questo non sta in piedi nemmeno la sigla.
Ad ogni modo c’e’ il terzo episodio in arrivo, stesso team e temiamo stesse inutili idee.

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