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Anarchici alla guida

Creato il 04 agosto 2010 da Mathildedlm
Anarchici alla guida
Aggiorno il blog, dopo tanto tempo, con un bel post polemico, di quelli che scatenano critiche (forse perché qualcuno si riconosce?).
Sarà che ho cambiato lavoro (stesso settore ma altro “padrone”) ed uso spesso l’auto, ma non ho potuto non notare un aumento abnorme della diseducazione stradale da parte di automobilisti, ciclisti e pure dei pedoni. Non è un problema di persone sotto un elevato tasso alcolemico o di guida distratta…ci sono persone che sembra abbiano preso la patente con i punti della spesa o che si sono dimenticate le nozioni base della viabilità stradale!
Iniziamo dagli automobilisti. Constatato che le frecce le usano solo gli indiani nelle riserve e che la velocità di un’auto è inversamente proporzionale alla data di immatricolazione (auto molto nuova = velocità molto ridotta), una delle abitudini più diffuse è quella di parcheggiare l’auto nel bel mezzo della carreggiata, con le quattro frecce…tanto «devo solo andare a prendere le sigarette/giornale» (e stanno via mezzora). Oppure, altra “simpatica” abitudine, è quella di parcheggiare l’auto sulla pista ciclabile o a metà sul marciapiede, costringendo il malcapitato ciclista o pedone a fare lo slalom gigante tra tutte le automobili…perché, ovviamente, «se lo fa lui, vuol dire che si può, perciò lo faccio anch’io». E se provate a dir loro qualcosa, venite ricoperti da insulti, perché loro HANNO RAGIONE! Alcuni, poi, hanno l’abitudine di guardare nella direzione opposta a quella dove invece stanno andando, rischiando tamponamenti e investimenti vari.
La situazione si fa particolarmente tragica, quando si deve attraversare una strada. Alla vista delle strisce pedonali, nel cervello dell’automobilista scatta il desiderio di guidare una monoposto di Formula Uno e deve arrivare per primo al traguardo, con il pedone che sventola una immaginaria bandiera a scacchi! Solo così possono spiegarsi le improvvise accelerazioni in prossimità delle strisce pedonali e se il pedone prova a ribellarsi a questa idea, viene “centrato” in pieno come un birillo del bowling. Se si appartiene al genere femminile, non pensate che l’operazione di attraversamento sia più facile. Alla vista di una donna, nel cervello di chi guida scatta, invece, il desiderio di rallentare guardando, in successione: faccia, seno e sedere. Se la fanciulla o la donna non è di gradimento, riprendono la normale accelerazione dopo aver passato le strisce; se invece la donzella è gradita, l’osservazione antropologica è condita da una bava simile a quella dei cani di Pavlov, seguita da strombazzata galante. In entrambi i casi, nessuno si ferma…anche perché, se ti fermi, quello nella macchina dietro ti suona nervosamente il clacson (o, nei casi peggiori, ti sorpassa)!
Sorvolo sulle pessime abitudini nel fare cinque cose contemporaneamente mentre si guida e di continuare a parlare col cellulare SENZA auricolare…saranno anche vietati ma, una volta che si continua a farlo, vuol dire che non sono infrazioni così gravi…
Passiamo ai ciclisti. La crisi ha creato una nuova generazione di ciclisti: quelli che non hanno mai preso una bicicletta in mano ma che ora, con l’esigenza di risparmiare, si ritrovano ad usarla e vanno in giro come pare e piace a loro, con l'idea che le regole del codice della strada non valgono per chi usa una bicicletta…SBAGLIATO! Posso capire quando, rare volte, capita un/a signora/e anziani che vanno in contromano…ma non tutti, giovani e non, SEMPRE in contromano!
In tutti i paesi, anche nel mio, per andare in bicicletta in tutta sicurezza stanno realizzando numerose piste ciclabili. Ecco, ma quanti ciclisti sanno che devono utilizzare le piste ciclabili e non circolare in mezzo alla strada???? Pochi, da quanto vedo. In questo modo, però, si crea uno scambio equo solidale con i pedoni, i quali vanno ad occupare le piste ciclabili, mentre i ciclisti vanno sui marciapiedi.
Infine anche i pedoni non sono esenti da colpe, come attraversare al di fuori delle strisce pedonali o fermarsi a fare salotto nel bel mezzo del marciapiede. Per essere un pedone moderno è necessario un allenamento da atleta centometrista, utilissimo per riuscire ad attraversare tra il passaggio di una macchina e l’altra, senza essere presi in pieno; la difficoltà maggiore è riuscire a fare uno sprint con dei pesi variabili, come la borsetta, la borsa della spesa, un pacco, l’ombrello…
Tra quale categoria mi colloco io? Tutte a tre poiché ho l’auto, la bicicletta e le gambe. Se la mia patente di guida ha tutti i punti bonus, quando sono sui pedali o a piedi…la precedenza spetta sempre alle auto, anche se in teoria sarebbe mia! Se le nuove norme possono mettere fine a questi comportamenti? Uhm, non credo…ormai sono troppo radicati e quando tutti mettono in atto una cattiva abitudine, questa diventa la norma.
P.S. A proposito delle nuove norme del codice della strada, ora è obbligatorio prestare soccorso agli animali che sono stati accidentalmente investiti. Perciò, se investite una lepre o un cinghiale, non potete più fare finta di niente e metterli nel bagagliaio per farci le lasagne o le pappardelle…

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