Anatomia di un omicidio (di Otto Preminger, 1959)

Da Csabbat
Un reduce della Corea uccide l’uomo che ha violentato sua moglie e si consegna spontaneamente alla polizia. A pochi mesi dal processo, la moglie dell’omicida chiede all’avvocato Paul Biegler (James Stewart) di assumere la difesa di suo marito. Il film incuriosisce fin dalle prime battute perché la situazione è chiara: c’è un morto ammazzato e un reo confesso. Non c’è scampo, non c’è appiglio al quale aggrapparsi. Il verdetto è facile da prevedere. Ma l’intreccio della storia andrà pian piano svolgendosi illuminando tutte le zone in ombra fino all’epilogo della sentenza. Anatomia di un omicidio e La parola ai giurati di Sidney Lumet, credo rappresentino i due punti di riferimento per poter apprezzare qualsiasi giallo giudiziario moderno.

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