Varie associazioni lo hanno proposto, alcuni partiti si sono dichiarati favorevoli, alla Camera dei Deputati è stata depositata nel 2009 anche una proposta di legge (nr. 2670 - Sarubbi-Granata), infine anche il presidente Napolitano lo ha auspicato: sto parlando del riconoscimento del diritto di cittadinanza ai minori nati in Italia da genitori stranieri. Il clima politico (sembra) ora mutato: perché la Lega è sì all'opposizione, però il Pdl ha il timore di scoprirsi a destra. La strada per sbloccare la situazione, ancora una volta, potrebbe essere la manifestazione di una forte volontà popolare che vada nel senso auspicato da molti. A questo risponde l'iniziativa portata avanti da "L'Italia sono anch'io" , che è il nome del comitato promotore che sta raccogliendo le firme per la presentazione di due disegni di legge d'iniziativa popolare: la prima prevede, appunto, il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari, l'altra introduce il diritto di voto alle elezioni amministrative per i lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni. L'obiettivo da raggiungere è quello delle cinquantamila firme (art. 71 della Costituzione) entro il mese di febbraio del 2012.
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