Peggy Journal – nov/dic 2014, anno 1 – n. 2
Ebbene si, anch’io ho acquistato il Peggy Journal, la rivista più bloggata degli ultimi mesi.
Devo essere sincera, ad Abilmente quando mi sono imbattuta, in modo molto superficiale, nella colorata rivista sponsorizzata da più amiche blogger, non mi sono entusiasmata più di tanto.
Continuo ad essere convinta che un’altra rivista, pur curata e innovativa, non sia esattamente quello di cui avevamo bisogno, ma non è mia natura sentenziare prima di aver effettivamente visto con i miei occhi di che cosa si tratta.
Quindi eccomi qui, con il mio Peggy Journal novembre/dicembre, fresco di stampa (a dir il vero, l’ho preso un paio di settimane fa, il giorno stesso in cui è uscito nelle edicole) a scrivervi le mie impressioni.
La grafica è molto piacevole, ricorda un po’ le riviste francesi, pulite, chic ed essenziali, le foto curate e le ambientazioni raffinate.
Gli argomenti trattati spaziano in vari settori del DIY; cucito, uncinetto, decor, bricolage, ma anche food e sezioni shopping trainers. Purtroppo da appassionata knitter, questo mi ha fatto storcere un po’ il naso, messa così, per quanto mi riguarda, la rivista è interessante fino ad un certo punto. Non disdegno certo conoscere nuove tecniche di cucito, come recuperare un vecchio maglione o qualche ricetta in più, ma questa scelta posiziona inevitabilmente la rivista nella categoria ‘utile’ non in quella ‘indispensabile’.
Inoltre, sempre in riferimento al knitting, i modelli proposti sono, per un pubblico di knitters ‘evoluto’ e vorace, piuttosto dejà vu, a partire dai (pur bellissimi) modelli Rowan fotografati e spiegati passo passo, ma già visti qualche stagione fa nella mitica rivista Rowan autunno/inverno 201o. Vi ricordate il mio post sul cappotto russo?! Ecco, proprio quell’edizione!
Per chi come me è amante del genere, vedere gli stessi modelli decontestualizzati dai meravigliosi servizi originali, può essere un tantino deludente. Però ci possono essere knitter meno scafate che, molto probabilmente, non conoscono per niente le riviste Rowan e non corrono ad acquistare le ultime uscite, quindi per loro vedere un servizio di progetti Rowan può essere la scoperta di un mondo decisamente illuminante.
La rivista, bimestrale, è alla seconda uscita, quindi ha ampio spazio di miglioramento e tutti i numeri per crescere alla grande. Di certo gli autori e la casa editrice indipendente FIORIECOLORI, ci stupiranno con tante novità.
Quello che invece trovo decisamente interessante, questo SI innovativo, è il carattere fortemente social dell’edizione; Peggy Journal si propone molto bene online con i profili sui canali Social più interessanti, una verve competente ed attiva. Una presenza che si fa sentire e sembra in continua evoluzione.
Il sito, impostato come un blog, quindi predisposto al racconto e al coinvolgimento, manca un po’ di contenuti nella sezione knitting (a ridaje, questa è fissata…direte voi) ma crescerà sicuramente. Già impostato il canale YouTube con i tutorial, una bella pagina su Pinterest, che purtroppo non viene segnalata nel sito…fatelo presto, amici di Peggy Journal, Pinterest per il nostro ‘ambito di azione’ è un Social che va assolutamente segnalato
La recensione generale è quindi positiva, tanti i margini di crescita, sicuramente gli editori ci riserveranno ulteriori sorprese (in caso contrario, li invito a scrivermi
Magari, fra qualche mese, ci ritroviamo a parlarne. Che ne dite?!