SONO STATO BAMBINO
Anch’io sono stato bambino
dentro una stanza
con lugubri panni
bianchi come fantasmi
sul mio cuore attento.
Complici le campane
e il loro suono stanco
antico e martellante:
silenzi appesi ai muri
quadri ghignanti
urla
e notti di terrore
con echi in tribunale.
Il ricordo ha una presenza viva
irrimediabile
medesimo fantasma.
Parole maligne
e senza amore
fatture di morte
sussurri di rovina.
E adesso non ditemi di sdraiarmi al sole.
Non dite a questo cuore di nascondersi
dentro fitte ragioni di tempo.
Solo e tremante di paura,
la strada mi ha salvato,
ma il cuore non può dimenticare.
NICOLA LO BIANCO (’71)
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