Magazine Diario personale
In queste ultime due settimane, mi sono vista recapitare nella casella di posta una inquietante serie di e-mail, tutte accomunate da: MITTENTE: del tutto inaffidabile; NOME UTENTE: altamente improbabile; OGGETTO: consistente sempre in una succulenta proposta di lavoro, declinata ogni volta in una forma diversa; TESTO: oltre ad essere sgradevolmente sgrammaticato e privo di fantasia lessicale, incentrato sulla golosità dell'offerta in questione, e la necessità di inviare immediatamente il proprio cv corredato di tutti i dati personali. Ora, è vero che uno si abitua a non fare caso alle valanghe di spam e di e-mail truffaldine dai contenuti più disparati, ma perchè questi spiritosi phisher di ultima generazione devono iniziare a pungere sul vivo, surfando sull'onda della disoccupazione per cercare di pescare, nel mare magnum degli inoccupati, qualche preda appetibile?! Mi nego a diventare l'oggetto di tentativi di "job-phishing", se così mi è concesso definirli. Rifiuto l'idea di dover ricevere e-mail del tenore di quella di cui sopra, tutte che hanno un sogno per oggetto, tutte che racchiudono nel testo un illusorio messaggio di speranza. Sono (quasi) disposta a pagare per conseguire il miglior filtro presente sul mercato.
Cari pescatori di frodo, non la avrete vinta.