Al via oggi i Giochi Olimpici di Londra 2012, numero XXX da quando è iniziata l’Era Moderna. 10,500 atleti provenienti da 204 nazioni si sfideranno in 26 discipline. Nel doodle però non vi è la Torcia Olimpica che verrà accesa stasera che decreta l’apertura dei Giochi
Finalmente al via i Giochi Olimpici di Londra 2012, stasera, ore 22 in Italia, si apre il sipario sull’edizione numero 30 dei Giochi Olimpici dell’Era Moderna. La parte più importante sarà ovviamente l’accensione della Fiamma Olimpica, di cui però ancora non si conosce il nome dell’ultimo tedoforo, si dice che potrebbe essere David Beckam.
E anche Google vuole celebrare questo evento facendolo a suo modo con un doodle in cui sono rappresentati 5 atleti di altrettante discipline olimpiche. Calcio, nuoto, corsa, lancio del giavellotto, scherma, ma manca la Torcia o comunque la Fiamma Olimpica che decreta l’inizio dei Giochi. Il fatto che Google dedichi un doodle all’Apertura fa pensare che ce ne sarà un altro per la Chiusura, vedremo anche perchè Google in questo non è mai prevedibile.
La Cerimonia di Apertura è affidata a Danny Boyle, regista di Trainspotting e The Millionaire, e solo per questo attorno all’evento si è creata molta curiosità. Seguirà il programma abbastanza rigido con la classica sfilata delle nazioni partecipanti in ordine alfabetico, discorso delle autorità, molto atteso quello della Regina Elisabetta e poi l’accensione della Fiamma Olimpica di cui però non si conosce ancora il nome dell’ultimo tedoforo, come dicevamo prima.
per questi giochi ci associamo all’invito che fa oggi Gramellini, cioè a scrollarci di dosso questo senso di colpa che ci accompagna ogni volta che gioiamo di un evento in un momento così duro per via della crisi. Gramellini definisce i Giochi Olimpici come armi di “Distrazione di Massa”, infatti tutti gli occhi del mondo saranno puntai su questo grande evento planetario. Ma dobbiamo godere anche noi di queste giornate dei Giochi e guardarle cercando di cogliere momenti, situazioni che ci possano aiutare a ritrovare la giusta carica.
Le Olimpiadi, a saperle guardare con quel pizzico di retorica che nello sport non guasta, sono una fabbrica di stimoli corroboranti. Storie di persone provenienti da ogni ripostiglio del pianeta che ci raccontano come si insegue un sogno, come si coltiva un talento, come si impara a vivere in rimonta, con rigore e sudore, pur di migliorare se stessi. Magari imparassimo a distrarci con questo genere di armi. Torneremmo all’olimpiade quotidiana della crisi un po’ più convinti che in fondo al rettilineo possa esserci una medaglia anche per noi.