Credo che anche la mandorla possa meritare un adeguato monumento in marmo, dunque alla fine di questo post scriverò al presidente della Regione Sicilia.
Dovute premesse di sacralità fatte, è bene pensare alla merenda.
Questa torta di mandorle (perfetta anche per colazione con un bel bicchiere di latte di soia) è nata nel forno della mia cucina, si è fatta una doccia rinfrescante ed è soavemente morta nella mia pancia.
L'ho cotta in una teglia rettangolare poi l'ho fatta raffreddare e l'ho messa in frigo, l'ho tagliata a quadrotti o a fette e l'ho inzuppata a seconda dei gusti e delle occasioni: per un fine pasto si può fare una fetta bagnata con l'Amaretto di Saronno e accompagnata da una pallina di gelato alla panna, per la merenda l'ho provata con l'acqua di cocco (fantastica!), la spremuta di pompelmo (w le vitamine) e i succhi di ananas e di mirtillo.
Voi potete annegarla con ciò che più vi piace e ottenere degli effetti e degli aromi diversi.

TORTA DI MANDORLE da annegare
4 uova
200g di zucchero
150g di burro
200g di farina di mandorle
210g di farina con lievito
3 cucchiai di mandorle a lamelle
2 cucchiai di miele
latte q.b.
liquido a piacere per annegarla
Sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto più chiaro e spumoso, poi aggiungere il burro fuso tiepido, la farina di mandorle e la farina col lievito; a piacere, se serve, aggiungere un po' di latte per ammorbidire l'impasto.
Versare il composto in una tortiera imburrata o foderata di carta forno e infornare a 180° per 20 minuti.
Poi estrarre dal forno e rapidamente spennellare con un velo di miele, distribuire le mandorle a lamelle e reinfornare per altri 15-20 minuti.
Lasciare in forno spento a intiepidire, poi sformare, fare raffreddare, riporre in frigo e tagliare a fette o a quadrotti, fare dei piccoli fori sulla superficie con uno stecco di legno e annegare a piacere.

