L’11 aprile scorso, con una vittoria contro il Gostaresh Foolad (squadra di Tabriz), il Foolad ha vinto il campionato di calcio iraniano. La vittoria del Foolad è arrivata grazie ad una rete di Mehrdad Jama’ati al 37° minuto, un goal che ha permesso alla squadra di Hossen Faraki di riconquistare l’Iran Pro League esattamente dieci anni dopo l’ultima vittoria del titolo, nel 2004-2005. Si tratta di uno scudetto molto importante, non soltanto a livello calcistico, ma anche morale. Il Foolad è la formazione della Provincia del Khuzestan, un’area abitata dall’etnia Ahwazi, ovvero arabi sciiti e sunniti, considerati praticamente cittadini di serie B nella Repubblica Islamica.
Ovviamente, con la vittoria dello scudetto, è esplosa anche la gioia dei tifosi. Anche in Iran, però, i festeggiamenti della tifoseria hanno travalicato la sfera sportiva per toccare la protesta politica. Al contrario degli stadi europi, però, nella provincia del Khuzenstan i tifosi non hanno usato l’occasione per diffodere odio e razzismo. Al contrario, i sostenitori del Foolad hanno coraggiosamente intonato canti contro il regime dei Mullah e in favore della libertà del popolo iraniano. Sfidando il severo controllo delle forze di sicurezza, i fans hanno cantato sia in arabo che in persiano slogan contro il regime. Nel video diffuso sui social networks, postato qui sotto, potrete sentire i tifosi gridare “la nazione vuole rovesciare il sistema”.