Quello che vedete nella foto qui sopra è Almir Surui, capo dei Surui, una tribù amazzonica i cui territori sono seriamente minacciati dalla deforestazione praticata in gran parte da taglialegna che operano nell’illegalità, senza alcun tipo di autorizzazione da parte del governo brasiliano.
Nel 2007 Almir ha scoperto l’esistenza di Google Earth e ha intuito subito che potesse essere un ottimo strumento per diffondere e far conoscere a livello planetario la lotta della sua tribù contro i devastatori dell’Amazzonia. Il capo si è messo in contatto con Google, che ha preso a cuore il progetto e ha fornito (e continua a fornire) ai Surui la strumentazione necessaria: fotocamere digitali con funzioni di geotagging, smartphone e computer Apple come il MacBook Air con cui Almir posa nella foto di apertura.
Nel 2009 alcuni dipendenti Google hanno visitato le terre dei Surui e hanno insegnato ad Almir e alla sua gente come utilizzare gli smartphone e le fotocamere per registrare le attività dei taglialegna illegali. Le foto e i video, uploadati su YouTube e collegati a Google Earth servono a creare una mappa della devastazione che viene perpetrata nella foresta brasiliana. Una testimonianza diretta che mostra al mondo ciò che sta avvenendo in quelle terre lontane e che ha finalmente tolto alle autorità la possibilità di utilizzare l’ignoranza della situazione come paravento, ora che le immagini di quello che sta succedendo in Amazzonia sono a disposizione di tutti su Internet.
FastCompany ha messo il capo Almir al 53esimo posto nella lista delle cento personalità più creative in campo tecnologico nel 2011 e ha stilato un interessate profilo dell’attivista, corredato dal video che trovate qui di seguito.
Maggiori informazioni su Almir, i Surui e la loro battaglia per la salvaguardia dell’Amazzonia sono disponibili sul sito AquaVerde.org.