Anche io sono precaria

Da Mammazeroventi
Su invito di una nuova amica di blog finalmentemamma,  posto anche io la mia storia da precaria perchè  l'impresa di Paola possa continuare ad essere conosciuta.
Come sa gia chi ha letto il mio profili io vivi in Sardegna, terra bellissima per tanti motivi, ma pessima dal punto di vista lavorativo.
Dopo tanti sacrifici miei e della mia famiglia (che mi ha dato il supporto economico per farlo) ho preso una laurea in tossicologia.
Piena di entusiasmo per il nuovo pezzo di carta che avevo tra le mani ho mandato centinaia, forse migliaia di curriculum, con la covinzione che i miei sacrifici sarebbero stati ripagati da un bel posto di lavoro che mi avrebbe dato una sicurezza economica per tutta la vita.
Ormai sono passati 5 anni e la mia laurea praticamente non è stata utilizzata, ho ricevuto un'unica risposta da  un laboratorio della zona,che mi ha offerto un tirocinio formativo a cui forse sarebbe seguita l'assunzione vera e propria. In pratica passati i mesi  in cui ho lavorato gratis  mi son sentita dire "Grazie e arrivederci".
E qui si è conclusa la mia carriera di tossicolga da laboratorio.
Ma arrendermi non fa parte del mio carattere, quindi  con o senza laurea ho continuato a cercare, l'importante ormai era avere un posto  di lavoro.
Le offerte  poche e scarse: cameriera in un ristorante pagata  a giornata, naturalmete una miseria e in nero.
E stata la volta dei fantomatici call-center con contratto a progetto da rinnovare ogni 3 mesi.
Non so se qualcuno ha avuto il piacere di conoscere la vita nel call-center ma è un qualcosa di inimmaginabile: sembra di tornare sui banchi di scuola quando la maestra rimproverava gli alunni che chiaccheravano.
Nonostante il contratto a progetto che non dovrebbe avere imposizioni di orario ma solo di "progetto-obiettivo" gli accordi prevedevano 6 ore di lavoro al giorno (nel mio caso 15:30 21:30), sabato, domenica e festivi inclusi, per 400 euro di fisso ed eventuali premi produzione ...
Comunque ogni 2 o 3 mesi il contratto era in scadenza e fino all'ultimo non si sapeva se sarebbe stato rinnovato o meno... e così e stato per 2 anni e mezzo...
Finalmente  trovo una via d'uscita: ancora un callcenter che mi propone l'assunzione con CCLN e 800 euro al mese fisse, praticamente un sogno : contributi, ferie, malattia e festività da poter passare a casa...
L'unica cosa che non sapevo e che questo contratto prevede un periodo di prova che va dai 3 ai 6 mesi a seconda del lavoro, e solo dopo il superamento di tale prova si viene assunti ;nel mio caso 3 mesi di prova ...il sogno è durato poco.
Allo scadere di questo periodo arriva una bella lettera dove il capo mi informava che per tagli del personale dovuti a mancanza di lavoro mi stava licenziando...
Era il 2 febbraio 2008, il mio ultimo giorno di lavoro...il giorno dopo faccio il test di gravidanza: POSITIVO...per fortuna mio marito ha un posto fisso, se no dare da mangiare ad un bambino 3 mesi si e 3 mesi forse sarebbe stato un vero problema.

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