Quando sono diventata mamma per la prima volta non immaginavo quello che mi sarebbe accaduto dentro di lì a poco, pochissimo.
Oltre alla bellissima sensazione di completezza che Maria mi ha regalato appena uscita dalla mia pancia (che alla fine ti fa andare avanti e ripaga di tutto), già dopo poco dalla nascita mia figlia maggiore mi ha fatto dono di tantissime insicurezze e di un continuo senso di fastidio verso chi mi circondava.Ovviamente non era colpa sua, ma il colpo è stato durissimo e solo adesso che sono bismamma sono riuscita ad attutirlo quasi del tutto.
L'insicurezza più grande, per me che affrontavo questa questione per la prima volta, è stata quella dell'allattamento.
Non sapevo molto sull'argomento, pensavo che bastasse fare uscire il seno e il bambino si sarebbe attaccato istintivamente.
Dopotutto, effettivamente così è.
E' tutto il contorno che non conoscevo e penso che, finché non ci si passa personalmente, nessuna donna che diventa mamma per la prima volta sa veramente tutto quello che significa la parola allattamento.
Non è stato tanto il fatto di trovarmi a tot ore e per tot tempo a seno al vento ovunque mi trovassi, ma è stato piuttosto il fatto di capire cosa chiedeva mia figlia "ascoltandola" e di imparare come funziona davvero l'apparato mammario (sembra assurdo, dovrebbe essere istintivo e, invece, non conosciamo praticamente niente sul funzionamento reale di questi due organi gemelli che ci rendono da sempre la vita impossibile - vedi chi da adolescente le detesta, chi le ama, chi le ha piccole e le vuole più grandi, chi le ha grandi e le vuole più piccole...non ci vanno mai bene, no?).
E chi lo sapeva che più attacchi il bambino e più ti viene il latte?
E vogliamo parlare del fatto che più il bambino sta attaccato e più riceve il latte sostanzioso?
Io non sapevo queste cose e moltissime altre.
Naturalmente, nei momenti di difficoltà, le persone intorno a me si sono dispensate in consigli che, per carità, sono sempre ben accetti, grazie mille, ma poi finisce lì, il resto spetta a me, soprattutto decidere come agire.
Per fortuna che esiste internet (santo subito!), perché...diciamoci la verità...durante il puerperio chi assiste la neomamma che ha bisogno di tanta informazione e tante dritte?
Partorisci la tua creatura e dopo pochissimi giorni ti dimettono dall'ospedale, così sei lasciata sola con te stessa e con quell'esserino urlante che chiede solo di essere ascoltato ed amato così per quello che è.
Questo ho imparato da Maria (e da internet) e le sono terribilmente grata, gliene sarò per tutta la vita: bisogna imparare ad ascoltare il proprio bambino, perché (i miei motti sono) "la natura sa sempre quello che fa" e "il nostro corpo è perfetto", e ovviamente andare per tentativi!
Altra storia è stata con l'arrivo della secondogenita. Ora, a pochi mesi di distanza dalla sua nascita, mi sento molto più tranquilla su tanti aspetti della mammità che prima, quando è arrivata Maria, non conoscevo.
Eppure...eppure in qualche modo a volte fanno dinuovo capolino le insicurezze, non di non essere una brava mamma, ma di non riuscire a capire la mia bambina e perciò a fare le cose giuste (che, per puntualizzare un'altra cosa importantissima che ho imparato, non esistono, cioè magari sono regole generali, ma poi bisogna essere elastici di mente, ogni bambino è diverso da tutti gli altri), nonostante Agata sia la seconda.
Pensavo di essere una mamma ormai navigata in fatto di allattamento, ma mi sbagliavo. Certe nozioni di base ormai le possiedo, sì, ma naturalmente Agata è ben diversa da Maria e me ne sono accorta già con l'allattamento. Quindi molti comportamenti che avevo con Maria ora con Agata non vanno bene e mi ritrovo ad essere due volte nuovamente mamma!
Insomma, ho imparato questo: sarà che all'inizio del puerperio (che sia il primo o il secondo o il quinto figlio non fa differenza) devi ancora conoscere tuo figlio, sarà che ogni bambino è a sé e ha regole tutte sue, sarà che la stanchezza e gli ormoni a volte mettono a dura prova...ma non bisogna mai abbassare la guardia.
E insommaaaa....nessuno è perfetto e io penso sempre: se questo bambino è nato da me il motivo è perché io ero la persona più giusta per accudirlo e crescerlo!
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Con questo post "lungo e fortemente introspettivo" partecipo alla bellissima iniziativa "Comitato Liberazione Mamma" del blog "50 Sfumature di Mamma".
Comitato Liberazione Mamma